venerdì 18 luglio 2014

FIDEL CASTRO RUZ :"Provocazione insolita"-"Provocación insólita




Fidel Castro Ruz

Stamattina le informazioni delle agenzie di stampa erano saturate dall’insolita notizia che un aereo della linea Malaysia Airlines era stato colpito a 10.100 metri d’altezza mentre volava sul territorio dell’Ucraina, in una rotta sotto il controllo del governo guerrafondaio del re del cioccolato, Petro Poroshenko.
Cuba,  che è sempre stata solidale con il popolo dell’Ucraina e nei giorni difficili della tragedia di  Chernobil ha assistito molti bambini colpiti dalle nocive radiazioni dell’incidente, e sarà sempre disposta a farlo, non può tralasciare d’esprimere la sua condanna per l’azione di questo governo anti-russo. Anti-ucraniano e pro-imperialista.
Ugualmente coincidendo con il crimine dell’aereo della Malesia,  il primo ministro di Israele, Benjamín Netanyahu, capo di uno Stato nucleare, ha ordinato al suo esercito d’invadere la Striscia di Gaza, dove sono già morti in pochi giorni centinaia di palestinesi, molti tra loro bambini.
Il Presidente degli Stati Uniti ha appoggiato l’azione definendo il ripugnante crimine come un’azione di legittima difesa.
Obama non appoggia David contro Golia, ma Golia contro David.
Come si sa, uomini e donne giovani del popolo d’Israele, ben preparati per un lavoro produttivo, saranno esposti a morire senza onore e senza gloria.
Ignoro quale sarà la dottrina militare dei palestinesi, ma so che un combattente disposto a morire, può difendere anche le rovine di un edificio sino quando ha il suo fucile, come dimostrarono gli eroici difensori di Stalingrado.
Desidero solo far conoscere la mia solidarietà con l’eroico popolo che difende l’ultimo brandello di quella che fu la sua patria per migliaia di anni.
Fidel Castro Ruz





17 Luglio del 2014
Ore 23.14
( Traduzione Gioia Minuti).

Provocación insólita

Autor: Fidel Castro Ruz | internet@granma.cu
Hoy por la mañana las informaciones cablegráficas estaban saturadas con la insólita noticia de que un avión de la línea Malaysia Airlines había sido impactado a  10 100 metros de altura mientras volaba sobre el territorio de Ucrania, por la ruta bajo el control del gobierno belicista del rey del chocolate, Petro Poroshenko.
Cuba, que fue siempre solidaria con el pueblo de Ucrania, y en los días difíciles de la tragedia de Chernobil atendió la salud de muchos niños afectados por las nocivas radiaciones del accidente y siempre estará dispuesta a seguir haciéndolo, no puede dejar de expresar su repudio por la acción de semejante gobierno antirruso, antiucraniano y proimperialista.
A su vez, coincidiendo con el crimen del avión de Malasia, el primer ministro de Israel Benjamín Netanyahu, jefe de un estado nuclear, ordenaba a su ejército invadir la Franja de Gaza, donde habían muerto ya en pocos días cientos de palestinos, muchos de ellos niños. El Presidente de Estados Unidos apoyó la acción, calificando el repugnante crimen como acto de legítima defensa. Obama no apoya a David contra Goliat, sino a Goliat contra David.
Como se conoce, hombres y mujeres jóvenes del pueblo de Israel, bien preparados para el trabajo productivo, serán expuestos a morir sin honor ni gloria. Ignoro cuál será la doctrina militar de los palestinos, pero conozco que un combatiente dispuesto a morir puede defender hasta las ruinas de un edificio mientras tenga su fusil, como demostraron los heroicos defensores de Stalingrado.
Deseo solo hacer constar mi solidaridad con el heroico pueblo que defiende el último jirón de lo que fue su patria durante miles de años.


Fidel Castro Ruz
Julio 17 de 2014
11 y 14 p.m.



domenica 6 luglio 2014

Il Peso cubano sarà la sola moneta in Cuba/El peso cubano se acerca al trono



Ogni giorno che passa si avvicina la fine della doppia circolazione monetaria e cambiaria in Cuba, un momento fissato dalle autorità come il Giorno Zero,  nell’istante in cui il peso cubano tornerà ad avere la primazia almeno nel settore delle imprese.

Per questo, poco a poco e senza molto chiasso, la principale moneta nazionale che è al punto di compiere un secolo d’esistenza, sta guadagnando spazio nel panorama finanziario dell’Isola.

Da qualche tempo  questa moneta appare  nei negozi che operano in pesos cubani convertibili o CUC, una misura molto attesa, ma che marca il passaggio di una decisione adottata dopo il VI Congresso del Partito Comunista di Cuba.

Per  comprare in alcuni dei principali grandi magazzini dell’Isola non è più necessario andare alla CADECA e si può comprare in pesos, un assaggio di quella  Cuba che si trova dietro l’angolo. 
 

UN processo complesso

Come primo passo, il peso cubano tornerà ad avere la primazia nel settore delle imprese e solo dopo l’unificazione monetaria e cambiaria giungerà alle tasche della gente.

Questo è un processo graduale che necessita molte attenzioni,  per cui ci vorrà tempo, ma che giungerà più presto che tardi.

Nel più recente Consiglio dei Ministri è stato ripetuto che questo processo non risolverà automaticamente i problemi, ma lasciando circolare un’unica moneta si beneficerà in prima istanza il settore delle imprese, che potrà lavorare in un ambiente migliorato.

E dato che in economia quello che avviene in un’area, quasi sempre si esprime in un’altra, la misura favorirà tutti a lungo tempo. 

Quindi avanzare nell’unificazione monetaria è avvicinare la data in cui il Peso nazionale riavrà il suo trono. (Radio Reloj /Traduzione GM -Granma Int.)
 



El peso cubano se acerca al trono
La Habana, Cuba.- Cada día que pasa se acerca el fin de la doble circulación monetaria y cambiaria en Cuba, un momento fijado por las autoridades como el Día Cero, el instante en el que el peso cubano volverá a obtener la primacía, al menos en el sector empresarial.
Por eso, también poco a poco y sin mucho alboroto, la principal moneda nacional, que está a punto de cumplir su primer siglo de existencia, gana espacio en el panorama financiero del país.
Desde hace unas semanas, dicha moneda comenzó a aparecer en las tiendas que operan en peso cubano convertible o CUC, una medida largamente esperada, pero que sobre todo marca la pauta de una decisión adoptada tras el VI Congreso del Partido Comunista de Cuba.
Para comprar en algunas de las principales tiendas del país, ya no es necesario recurrir primero a las casas de cambio CADECA, y se puede operar con pesos, un adelanto de la Cuba que está al doblar de la esquina.

Un proceso complejo

Como primer paso, el peso cubano volverá a tener la primacía en el sector empresarial y solo después la unificación monetaria y cambiaria llegará a los bolsillos de la gente.
Ese es un proceso gradual que requiere desenredar una compleja madeja, por lo que tomará tiempo todavía, pero llegará más temprano que tarde.
Sin embargo, como se reiteró en el más reciente Consejo de Ministros, ese proceso no resolverá de manera automática los problemas, aunque dejar circulando una única moneda beneficiará en primera instancia al sector empresarial que podrá trabajar en un entorno más saludable.
Y como en economía todo lo que sucede en un área, casi siempre tiene expresión en otra, la medida favorecerá a largo plazo a todos.
Avanzar en la unificación monetaria es entonces acercar la fecha en que el peso recobre el trono.



venerdì 4 luglio 2014

Argentina: Un avvoltoio può nasconderne altri/Un buitre puede ocultar otros/Cuba a fianco dell'Argentina




Renaud Vivien

Traduzione da ciptagarelli.jimdo.com

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha appena rifiutato il ricorso dello Stato argentino contro la decisione di un tribunale di new York, condannandolo a pagare 1.330 milioni di dollari a due fondi-avvoltoi: NML e Aurelius. 

Con sede, in genere, nei paradisi fiscali, i fondi avvoltoio sono fondi speculativi di investimento che approfittano delle crisi per ricomprare titoli di debito degli Stati a prezzi molto ridotti. L'obiettivo è obbligare (gli Stati) per via giuridica a rimborsarli ad alto prezzo, cioè l'importo iniziale dei debiti più gli interessi e le sanzioni, oltre che i diversi costi giudiziari.
Le plusvalenze che questi  fondi accumulano sono fenomenali.

Ad esempio, NML ricomprò nel 2008 i titoli di debito pubblico argentino il cui valore nominale era di 222 milioni di dollari. Mentre il fondo spese solo 48 milioni di dollari per acquisire questi titoli di debito, ora chiede all'Argentina il pagamento dei 222 milioni di dollari, più gli interessi per il ritardo!

In totale lo Stato argentino deve pagare 1.330 milioni di dollari a NML(1)  e a Aurelius, secondo la decisione dei tribunali  di New York, confermata dalla Corte Suprema.

La giurisdizione dei tribunali newyorkini, protettrice all'estremo dei creditori, deriva da un grave errore commesso dal governo argentino al momento dei negoziati che ha avuto con i suoi creditori privati nel 2005 e 2010, a cui i fondi avvoltoi hanno rifiutato di partecipare.

Torniamo un poco indietro nel tempo. Dopo la sospensione unilaterale del pagamento del debito nel 2001, il governo argentino potè rovesciare a suo favore i rapporti di forza e ottenere da un'immensa maggioranza di quei creditori privati (il 93%) una riduzione del 70% del suo debito commerciale. Ma nel corso dei negoziati rinunciò ad una parte della sua sovranità col conferire ai tribunali di New York la giurisdizione per risolvere eventuali liti con i suoi creditori, invece che ai tribunali argentini. E' questa 'piega' che NML e Aurelio hanno utilizzato per poter citare in giudizio lo Stato argentino su suolo statunitense, e il caso non è ancora finito …

Nel rifiutare il ricorso dell'Argentina, la Corte Suprema apre la strada, di fatto, ad altre sentenze di condanna visto che gli altri fondi avvoltoi, che non hanno voluto negoziare, senza dubbio perseguiranno anche loro l'Argentina.
La fattura potrebbe così aumentare a 15 mila milioni di dollari! Insopportabile per l'economia e per il popolo argentino.

Il governo non ha scelta. Disobbedire a questa sentenza è una necessità, anche a rischio di commettere un'illegalità dal punto di vista del diritto statunitense. Ricordiamo, comunque, che l'Argentina – come tutti gli altri Stati – ha, in virtù del diritto internazionale, obblighi verso la sua popolazione che sono superiori a qualsiasi altro, come quello di pagare i suoi creditori.

In questo braccio di ferro con i fondi avvoltoio l'Argentina ha ricevuto l'appoggio formale di creditori "tradizionali" come il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e vari Stati membri del Club di Parigi, il gruppo informale che riunisce i 19 Stati creditori più ricchi ( del quale il Belgio fa parte.)

Tutti apparentemente condannano i fondi avvoltoio, ma tutti hanno una grande responsabilità in questa situazione.
In primo luogo, questi fondi vincono in tribunale visto che la loro azione è legale! Ma i loro procedimenti non sono nuovi. In questo caso NML ottenne già nel 1999 il pagamento da parte del Perù di 58 milioni di dollari a causa di un debito ricomprato dal fondo per soli 11 milioni i dollari.

Gli stati devono moltiplicare le leggi per fermare l'azione dei fondi avvoltoio nelle loro giurisdizioni nazionali. E' urgente, viste le rovine provocate dai fondi avvoltoio nei paesi del Sud, ma anche in Europa, dove la Grecia e Cipro sono stati attaccati.

In secondo luogo i creditori "tradizionali" hanno indebitato enormemente i paesi del Sud con la complicità dei governi debitori. Questi crediti ricomprati dai fondi avvoltoio spesso sono, alla loro origine, debiti odiosi, illegali o illegittimi.

E' il caso del debito argentino, dichiarato nullo dalla Corte Suprema argentina nel processo Olmos del 2000. I giudici argentini individuarono 477 reati nella formazione di questo debito, anche prima dell'arrivo dei fondi avvoltoio.

Questi creditori "tradizionali", che pretendono di appoggiare l'Argentina contro i fondi avvoltoio, sono anche quelli che danneggiano il popolo argentino facendogli pagare un debito fraudolento, legato in parte alla dittatura argentina che essi appoggiarono.

Gli Stati membri del Club di Parigi arrivarono anche ad un accordo con l'Argentina lo scorso 29 maggio, accordo che prevedeva il rimborso di quell'odioso debito. Da tredici anni l'Argentina aveva smesso qualsiasi pagamento relativo al Club di Parigi. L'accordo prevede il pagamento di 9.700 milioni di dollari, dei quali 3.600 corrispondono ad interessi punitivi per il ritardo!

Gli avvoltoi sono quindi più numerosi di quello che pensiamo.
Se i creditori vogliono davvero essere presi sul serio rispetto al loro appoggio all'Argentina devono, da una parte, approvare leggi contro i fondi avvoltoio e, dall'altra, annullare completamente e senza condizioni tutti i debiti odiosi, illegali e illegittimi dell'Argentina.

(1) NML Capital Ltd. Di proprietà del multimilionario statunitense Paul Singer;
(2) Aurelius Capital Management,  rappresentato da Mark Brosky, che è stato per anni avvocato del fondo NML.

*) Co-segretario generale del CADTM (Comitato per l'Annullamento del Debito ai Paesi del Terzo Mondo) del Belgio
da: rebelion.org; 27.6.2014

(traduzione di Daniela Trollio Centro di Iniziativa Proletaria "G.Tagarelli" - Via Magenta 88, Sesto S.Giovanni)




Argentina: Un buitre puede ocultar otros

 

La Corte Suprema de Estados Unidos acaba de desestimar el recurso del Estado argentino contra la decisión de un tribunal de Nueva York condenándole a pagar 1.330 millones de dólares a dos fondos buitre: NML y Aurelius.

Con sede por lo general en paraísos fiscales, los fondos buitre son fondos de inversión especulativos que aprovechan las crisis para recomprar títulos de deuda de los Estados a precios muy reducidos. El objetivo es coaccionarles por la vía judicial para que se las reembolsen a un alto precio, es decir, el monto inicial de las deudas, más los intereses, sanciones además de diversas costas judiciales. La plusvalía que estos fondos acumulan es fenomenal. A modo de ejemplo, NML recompró en 2008 bonos de deuda
pública argentina cuyo valor nominal era de 222 millones de dólares. Mientras que éste gastó apenas 48 millones de dólares para adquirir dichos títulos de deuda, reclama ahora a la Argentina el pago de ¡222 millones de dólares más los intereses de demora! En total, el Estado argentino ha de pagar 1.330 millones de dólares a NML y a Aurelius, según decisión de los juzgados de Nueva York confirmada por la Corte Suprema.
La jurisdicción de los tribunales neoyorkinos, extremadamente protectora de los acreedores, deriva de un grave error cometido por el gobierno argentino en el momento de las negociaciones que mantuvo con sus acreedores privados en 2005 y 2010 y las que los fondos buitre rehusaron participar.
Retrocedamos un poco en el tiempo. Tras la suspensión unilateral del pago de su deuda en 2001, el gobierno argentino pudo invertir a su favor la relación de fuerzas y obtener de una inmensa mayoría de esos acreedores privados (93%) una reducción del 70% de su deuda comercial. Pero en el transcurso de las negociaciones renunció a una parte de su soberanía al confiar a los tribunales de Nueva York la jurisdicción para resolver litigios con sus acreedores, en lugar de a los tribunales argentinos. Es este resquicio el que utilizaron NML y Aurelius para poder perseguir al Estado argentino en suelo estadounidense, y el caso aún no ha terminado…
Al desestimar el recurso de Argentina, la Corte Suprema de Estados Unidos abre el camino, de hecho, a otras sentencias condenatorias puesto que los demás fondos buitre, que no quisieron negociar, sin duda van a perseguir también a Argentina. La factura podría aumentar así en ¡15 mil millones de dólares! Insoportable para la economía y el pueblo argentinos. El gobierno no tiene opción. Desobedecer a esa sentencia es una necesidad aun a riesgo de cometer una ilegalidad desde el punto de vista del derecho estadounidense. Recordemos, sin embargo, que Argentina, al igual que todos los demás Estados tiene, en virtud del derecho internacional, obligaciones hacia su población que son superiores a cualquier otra, como la de pagar a sus acreedores.
En este pulso con los fondos buitre, Argentina ha recibido el apoyo formal de acreedores “tradicionales” como el FMI, el Banco Mundial, así como de varios Estados integrantes del Club de París, el grupo informal que reúne a los 19 Estados acreedores más ricos (del cual Bélgica forma parte). Todos condenan aparentemente a los fondos buitre, pero todos tienen una gran responsabilidad en esta situación. En primer lugar, estos fondos ganan en los tribunales, puesto que su acción ¡es legal! Sin embargo, sus procedimientos no son nuevos. En este caso, NML ya obtuvo en 1999 el pago por Perú de 58 millones de dólares a causa de una deuda que el fondo había recomprado por tan solo 11 millones de dólares. Los Estados deben multiplicar las leyes para detener la acción de los fondos buitre en sus jurisdicciones nacionales. Resulta urgente, vistos los estragos ocasionados por los fondos buitre a los países del Sur, pero también en Europa, donde Grecia o Chipre han sido ya atacados.
En segundo lugar, los acreedores “tradicionales” han endeudado enormemente a los países del Sur con la complicidad de los gobiernos deudores. Estos créditos recomprados por los fondos buitre a menudo son en su origen deudas odiosas, ilegales o ilegítimas. Es el caso de la deuda argentina, que fue declarada nula por la Corte Suprema argentina en el juicio Olmos de 2000. Los jueces argentinos identificaron 477 delitos en la formación de esa deuda, antes incluso de la llegada de los fondos buitre.
Estos acreedores “tradicionales”, que pretenden apoyar a Argentina contra los fondos buitre son también los que extorsionan al pueblo argentino haciéndole pagar una deuda fraudulenta, vinculada en parte a la dictadura argentina que ellos apoyaron.
Los Estados miembros del Club de París llegaron incluso a un acuerdo con Argentina el pasado 29 de mayo que preveía el reembolso de esa deuda odiosa. Desde hacía trece años Argentina había cesado todo pago relativo al Club de París. El acuerdo prevé el pago de 9.700 millones de dólares, de los que 3.600 corresponden a ¡intereses punitivos por demora! Los buitres son desde luego más numerosos de lo que nos pensamos.
Si los acreedores quieren realmente ser tomados en serio en su apoyo a Argentina deben de, por una parte, aprobar leyes contra los fondos buitre y, por otra parte, anular totalmente y sin condiciones todas las deudas odiosas, ilegales e ilegítimas de Argentina.

Traducción: Antonio Sanabria (CADTM)
 


Cuba continuerà ad appoggiare l’Argentina, ha affermato Díaz-Canel
 
Il ministro della Difesa argentino, Agustín Rossi, ha spiegato che i “fondi
avvoltoio” sono una minaccia per  l’economia del suo paese.

Il Primer Vicepresidente cubano ha ricevuto il ministro della Difesa della nazione sudamericana, Agustín Rossi
Claudia Fonseca Sosa - Foto: Ismael Batista

Il membro del Burò Politico del Comitato Centrale del Partito e Primo vice presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ieri mercoledì 2 luglio, ha riaffermato la solidarietà del Governo e del popolo cubani con la lotta dell’Argentina contro i “fondi avvoltoio” e per la sovranità delle Malvine, durante la visita alla Nave Scuola Fregata “Libertad”, dell’ Armata di questa Repubblica sudamericana.
Díaz-Canel, in compagnia del ministro della Difesa dell’Argentina Augustín Rossi,  ha definito i  “fondi avvoltoio” come “una manovra speculativa per
danneggiare la sovranità dell’Argentina e impedire l’avanzata dei Governi che vogliono uguaglianza, sviluppo e inclusione sociale in tutta l’America Latina e nei Caraibi.
La presenza della Fregata “Libertad” a L’Avana, dopo  40 anni d’assenza, è un segno di questi tempi”,  ha detto ed ha aggiunto che così si dimostra l’importanza concessa dalla nazione sudamericana al processo d’integrazione regionale nel quale intervengono blocchi come il Mercato Comune del Sud (Mercosur), l’Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur) e la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac).
Il Primo Vicepresidente cubano ha anche segnalato che la visita di Rossi a Cuba ratifica l’alto livello delle relazioni  politiche attuali, così come la storica amicizia tra i due popoli.
Ci sono molti simboli della fraternità tra Cuba e l’Argentina, ma il più grande di tutti è la figura indimenticabile di Ernesto Che Guevara e la sua messa a  fuoco latino –americanista”, ha commentato  ed ha ringraziato per l’appoggio che, sempre, l’Argentina ha offerto all’Isola contro il blocco statunitense e  per la liberazione dei Cinque.
Ricordiamo la posizione assunta nel 2012 a  Cartagena de Indias dalla presidentessa Cristina Fernández, quando affermò  che non si poteva realizzare un altro Vertice delle Americhe senza Cuba e che l’Argentina non avrebbe partecipato se non ci invitavano”, ha sottolineato ancora Diaz Canel. 
Il Ministro della  Difesa argentino, a sua volta ha segnalato il livello delle relazioni politiche bilaterali ed ha offerto una spiegazione dettagliata dell’impatto negativo che hanno i “fondi avvoltoio” sulla stabilità finanziaria dell’Argentina.
Il ministro concluderà oggi, 3 luglio, la sua visita ufficiale a Cuba.

(Traduzione GM- Granma Int.) 


http://www.granma.cu/idiomas/italiano/index.html
  




mercoledì 2 luglio 2014

X colloquio iinternazionale per i Cinque/X Coloquio Internacional por Los Cinco!/The X International Colloquium for the Five.


  


La Habana, 20 de junio de 2014
Año 56 de la Revolución”

Convocatoria al X Coloquio Internacional por la Libertad de Los Cinco y contra el Terrorismo

Estimados amigos y amigas:

Commission of Inquiry into the Case of the Cuban Five Londres
El año 2014 ha visto la realización de innumerables acciones en apoyo a la campaña por la liberación de nuestros Héroes antiterroristas. Entre ellas, las más destacadas han sido la Comisión de Investigación en el Caso de Los Cinco que tuvo lugar en Londres, y la recién finalizada III Jornada en Washington DC “Cinco días por Los Cinco”. Ambas lograron objetivos importantes en la divulgación y denuncia de las irregularidades del Caso y las injusticias contra los derechos de nuestros Héroes y sus familiares. En los dos eventos han contribuido todos ustedes, directa o indirectamente. A todos pues nuestro más sincero y profundo agradecimiento, en nombre de los Héroes, sus familiares y el pueblo cubano.
Este año además, nos trajo la alegría del regreso de Fernando González Llort, una vez concluida su sentencia completa. Pero aún permanecen en cruel e injusta prisión los Héroes Gerardo, Ramón y Antonio. Por ello, la campaña por su liberación y el regreso definitivo a la Patria a sus familias debe continuar.
Un momento importante en la continuidad de esta batalla es el X Coloquio Internacional por la Libertad de Nuestros Héroes y de Lucha contra el Terrorismo al cual convocamos para los días 11 y 12 de septiembre, en el contexto de la Jornada Internacional que cada año tiene lugar para denunciar su injusto encarcelamiento.
A 16 años de esta continuada injusticia, los esperamos en La Habana para ratificar nuestra decisión de luchar ¡Hasta la victoria siempre!

Kenia Serrano Puig
Presidenta
Instituto Cubano de Amistad con los Pueblos

Convocazione al X colloquio internazionale per la libertà dei Cinque e contro il terrorismo


Stimati a Amici e Amiche

L'anno 2014 ha visto la realizzazione di innumerevoli azioni di appoggio alla campagna per la liberazione dei nostri eroi antiterroristi. Tra le quali la più lontane
LONDRA MARZO 2014
sono state La Commissione di investigazione nel caso dei Cinque che ebbe luogo a Londra, e la appena terminata III Giornata a Washington D.C. "Cinque giorni per I Cinque." Entrambe sono riuscite in obiettivi importanti nella divulgazione e denuncia delle irregolarità del Caso e le ingiustizie contro i diritti dei nostri Eroi e suoi familiari. Nei due eventi avete contribuito tutti voi, diretta o indirettamente. A tutti va il nostro più sincero e profondo ringraziamento, a nome degli eroi, suoi familiari e popolo cubano.
Questo anno inoltre,ci ha portato l'allegria del ritorno di Fernando González Llort, una volta conclusa la sua sentenza completa. Ma rimangono ancora con crudele ed ingiusta prigione gli Eroi Gerardo, Ramón ed Antonio. Per ciò, la campagna per la sua liberazione ed il ritorno definitivo alla Patria alle sue famiglie deve continuare. Un momento importante nella continuità di questa battaglia è il X Colloquio Internazionale per la Libertà dei Nostri Eroi e di Lotta contro il Terrorismo al quale convochiamo per i giorni 11 e 12 di settembre, nel contesto della Giornata Internazionale che ogni anno ha luogo per denunciare il suo ingiusto incarceramento.
A 16 anni di questa continuata ingiustizia,vi aspettiamo a L'Avana per ratificare la nostra decisione di lottare sempre Fino alla vittoria!

Kenia Serrano Puig
Presidenta
Instituto Cubano de Amistad con los Pueblos

Junio 2013 "5Daysforthe5" Washington D.C.



Havana, June 20th 2014
Year 56 of the Revolution”

Call to the X International Colloquium to Free the Cuban Five and against Terrorism

Dear Friends,

The year 2014 has witnessed numerous actions in support of the campaign for the release of our antiterrorist Heroes. Among them, the most important have been the Commission of Inquiry into the Case of the Cuban Five held in London, and the recently concluded "Five Days for The Five" in Washington DC. Both achieved important goals in disclosing and denouncing irregularities of the Cuban Five legal case, as well as violations against their rights and their relatives too. Your contribution to both, directly or indirectly, have been paramount. We would like to convey all our most sincere and heartfelt thanks on behalf of our Heroes, their families and the Cuban people.
This year also brought the joy of Fernando Gonzalez Llort’s return, after fully serving his unfair sentence. However, the cruelest and most unjust imprisonment remains for our Heroes Gerardo, Ramón and Antonio. Thus, the campaign for their release and their final return to the homeland, to their families must go on.
An important landmark to keep on this battle is the X International Colloquium to Free the Cuban Five and against Terrorism which we are calling for September 11th and 12th in the context of the International Campaign taking place each year to denounce another anniversary of their unjust imprisonment.
In the year 16 of this ongoing injustice, we look forward to having you in Havana to confirm our decision to fight Till Victory Forever!


Kenia Serrano Puig
President
Cuban Institute of Friendship with the Peoples


martedì 1 luglio 2014

Banca francese pagherà multa per aver violato il bloqueo degli USA contro Cuba /Manifestazione in bicicletta per i Cinque a New York



 
Washington, 30 giu (Prensa Latina) La Banca 

Nazionale di Parigi (BNP) Paribas ha accettato 

oggi pagare una multa di otto mila 900 milioni 

di dollari per evitare giudizi penali, dopo 

riconoscere la violazione del bloqueo che gli 

Stati Uniti mantengono contro Cuba ed altri 

paesi. 



L'istituzione francese ha riconosciuto presso un tribunale del sud di Manhattan, a New York, che ha falsificato dei documenti commerciali per dissimulare operazioni considerate illegali negli Stati Uniti.   
L'accordo, dopo una lunga investigazione del Dipartimento di Giustizia, diventerà pubblico nelle prossime ore in una conferenza stampa a Washington, hanno informato le autorità giudiziali. 
 
La sanzione è una delle multe maggiori mai imposte ad un'entità finanziaria con operazioni in questa nazione per violare la politica di sanzioni di Washington contro alcuni stati, sebbene la BNP Paribas risulta la prima che si dichiara colpevole.  
 
Si ignora ancora se le sanzioni includono il licenziamento di almeno una decina di impiegati e la sospensione temporanea del diritto della banca a realizzare transazioni in dollari, come avevano esatto le autorità nordamericane all’inizio.     
 
A metà di febbraio, la BNP Paribas, la maggiore entità bancaria della Francia e la quarta del mondo, ha cancellato la sua presenza a L'Avana in mezzo ad un'investigazione delle autorità statunitensi per presunte transazioni che hanno violato la proibizione di fare commercio con Cuba, Iran e Sudan. 
 
Questa non è la prima volta che il governo di Washington punisce ad entità bancarie, finanziarie o commerciali per fare transazioni con Cuba, fatto che dimostra il carattere extraterritoriale del bloqueo mantenuto contro l'isola da più di mezzo secolo.  
Agli inizi di maggio, la compagnia American International Group (AIG) che opera assicurazioni e servizi finanziari internazionali, ha accettato di pagare una multa di 279 mila dollari per mantenere nessi commerciali con l'Isola. 
 
Giorni prima, l'agenzia di viaggi Decolar.com, con sede in Argentina, ha accettato il pagamento di 2,8 milioni di dollari per realizzare transazioni che suppostamente hanno violato il bloqueo nordamericano contro Cuba. 
 
Anteriormente, la Casa Bianca ha penalizzato altre banche come l'UBS della Svizzera e l'Australia & New Zealand Bank, per le stesse cause. 
 
Ig/lr 






 L'Avana 1 Luglio 2014

Manifestazione in bicicletta per 

i Cinque a New York


I giovani statunitensi laureati nella Scuola Latinoamericana di Medicina - ELAM - di Cuba hanno convocato con IFCO/Pastori per la Pace, una manifestazione in bicicletta detta “Bicicletazo per la Libertà dei Cinque Eroi cubani” per il prossimo sabato 5 luglio. 


Il percorso inizierà dalla sede della IFCO /Pastori per la Pace a New York e terminerà nel simbolico Ponte di Brooklyn, e “Sarà una mostra d’amore e gratitudine per Cuba che nonostante il blocco, continua a formarci come medici ed esseri umani e un omaggio ai Cinque per aver salvato la vita del loro popolo e del popolo statunitense”, dice la convocazione.
Chiamiamo i giovani statunitensi  laureati nella ELAM e tutti gli amici che vogliono sommarsi, a percorrere in bicicletta le strade e i parchi di New York il prossimo 5 luglio, per dichiarare : 15 anni è troppo tempo! Libertà adesso per Gerardo, Ramón e Antonio!
Due anni fa tre giovani laureati nella ELAM, hanno percorso tutta l’America Latina in motocicletta, divulgando il caso dei Cinque e moltiplicando la solidarietà.
L’anno scorso altri cinque giovani della stessa università hanno percorso in bicicletta numerosi municipi de L’Avana, domandando la libertà dei combattenti antiterroristi.
Il 7 giugno scorso i giovani che abbiamo partecipato alla III Giornata “5 Giorni per i 5 Cubani”, a Washington D.C, due studenti dl 5º e del 6º anno della ELAM, un brasiliano e uno statunitense, con giovani di Vancouver, (Canada), un cubano, uno del Belgio e amiche degli USA, Venezuela, Italia e altri paesi, siamo riusciti a suscitare interesse in moltissimi statunitensi percorrendo luoghi d’interesse storico e turistico con 25 biciclette.
Il percorso è terminato davanti alla Casa Bianca, dove ci siamo uniti alla manifestazione e abbiamo marciato sino al Dipartimento di Giustizia.
La convocazione segnala che il mondo ha festeggiato lo scambio di un soldato nordamericano per i cinque prigionieri dell’illegale base navale di Guantánamo. Crediamo fermamente che gli USA si devono sedere a negoziare con Cuba e trovare una soluzione umanitaria per i tre cubani dei Cinque che sono ancora reclusi ingiustamente nelle prigioni federali.
(Traduzione GM – Granma Int.)