martedì 1 luglio 2014

Banca francese pagherà multa per aver violato il bloqueo degli USA contro Cuba /Manifestazione in bicicletta per i Cinque a New York



 
Washington, 30 giu (Prensa Latina) La Banca 

Nazionale di Parigi (BNP) Paribas ha accettato 

oggi pagare una multa di otto mila 900 milioni 

di dollari per evitare giudizi penali, dopo 

riconoscere la violazione del bloqueo che gli 

Stati Uniti mantengono contro Cuba ed altri 

paesi. 



L'istituzione francese ha riconosciuto presso un tribunale del sud di Manhattan, a New York, che ha falsificato dei documenti commerciali per dissimulare operazioni considerate illegali negli Stati Uniti.   
L'accordo, dopo una lunga investigazione del Dipartimento di Giustizia, diventerà pubblico nelle prossime ore in una conferenza stampa a Washington, hanno informato le autorità giudiziali. 
 
La sanzione è una delle multe maggiori mai imposte ad un'entità finanziaria con operazioni in questa nazione per violare la politica di sanzioni di Washington contro alcuni stati, sebbene la BNP Paribas risulta la prima che si dichiara colpevole.  
 
Si ignora ancora se le sanzioni includono il licenziamento di almeno una decina di impiegati e la sospensione temporanea del diritto della banca a realizzare transazioni in dollari, come avevano esatto le autorità nordamericane all’inizio.     
 
A metà di febbraio, la BNP Paribas, la maggiore entità bancaria della Francia e la quarta del mondo, ha cancellato la sua presenza a L'Avana in mezzo ad un'investigazione delle autorità statunitensi per presunte transazioni che hanno violato la proibizione di fare commercio con Cuba, Iran e Sudan. 
 
Questa non è la prima volta che il governo di Washington punisce ad entità bancarie, finanziarie o commerciali per fare transazioni con Cuba, fatto che dimostra il carattere extraterritoriale del bloqueo mantenuto contro l'isola da più di mezzo secolo.  
Agli inizi di maggio, la compagnia American International Group (AIG) che opera assicurazioni e servizi finanziari internazionali, ha accettato di pagare una multa di 279 mila dollari per mantenere nessi commerciali con l'Isola. 
 
Giorni prima, l'agenzia di viaggi Decolar.com, con sede in Argentina, ha accettato il pagamento di 2,8 milioni di dollari per realizzare transazioni che suppostamente hanno violato il bloqueo nordamericano contro Cuba. 
 
Anteriormente, la Casa Bianca ha penalizzato altre banche come l'UBS della Svizzera e l'Australia & New Zealand Bank, per le stesse cause. 
 
Ig/lr 






 L'Avana 1 Luglio 2014

Manifestazione in bicicletta per 

i Cinque a New York


I giovani statunitensi laureati nella Scuola Latinoamericana di Medicina - ELAM - di Cuba hanno convocato con IFCO/Pastori per la Pace, una manifestazione in bicicletta detta “Bicicletazo per la Libertà dei Cinque Eroi cubani” per il prossimo sabato 5 luglio. 


Il percorso inizierà dalla sede della IFCO /Pastori per la Pace a New York e terminerà nel simbolico Ponte di Brooklyn, e “Sarà una mostra d’amore e gratitudine per Cuba che nonostante il blocco, continua a formarci come medici ed esseri umani e un omaggio ai Cinque per aver salvato la vita del loro popolo e del popolo statunitense”, dice la convocazione.
Chiamiamo i giovani statunitensi  laureati nella ELAM e tutti gli amici che vogliono sommarsi, a percorrere in bicicletta le strade e i parchi di New York il prossimo 5 luglio, per dichiarare : 15 anni è troppo tempo! Libertà adesso per Gerardo, Ramón e Antonio!
Due anni fa tre giovani laureati nella ELAM, hanno percorso tutta l’America Latina in motocicletta, divulgando il caso dei Cinque e moltiplicando la solidarietà.
L’anno scorso altri cinque giovani della stessa università hanno percorso in bicicletta numerosi municipi de L’Avana, domandando la libertà dei combattenti antiterroristi.
Il 7 giugno scorso i giovani che abbiamo partecipato alla III Giornata “5 Giorni per i 5 Cubani”, a Washington D.C, due studenti dl 5º e del 6º anno della ELAM, un brasiliano e uno statunitense, con giovani di Vancouver, (Canada), un cubano, uno del Belgio e amiche degli USA, Venezuela, Italia e altri paesi, siamo riusciti a suscitare interesse in moltissimi statunitensi percorrendo luoghi d’interesse storico e turistico con 25 biciclette.
Il percorso è terminato davanti alla Casa Bianca, dove ci siamo uniti alla manifestazione e abbiamo marciato sino al Dipartimento di Giustizia.
La convocazione segnala che il mondo ha festeggiato lo scambio di un soldato nordamericano per i cinque prigionieri dell’illegale base navale di Guantánamo. Crediamo fermamente che gli USA si devono sedere a negoziare con Cuba e trovare una soluzione umanitaria per i tre cubani dei Cinque che sono ancora reclusi ingiustamente nelle prigioni federali.
(Traduzione GM – Granma Int.)





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