Oggi
parte questo nuovo blog militante
internazionalista dell'alta
Maremma Toscana, che sosterrà la Rivoluzione Cubana, come la causa
per la libertà di RAMON, ANTONIO, GERARDO, tre dei Cinque eroi
cubani ancora ingiustamente detenuti nelle carceri dell'Impero USA.
...Si affiancherà agli altri blog's internazionalisti già in
funzione come :
I
primi due post sono dedicati alle quotidiane aggressioni preparate e
finanziate dagli Stati uniti in oltre 50 anni di aggressioni, nel post sui CINQUE
eroi cubani redatto dalla scrittrice Argentina Stella Calloni poco prima della liberazione di Fernando Gonzalez,sono
messi in evidenza gran parte dei crimini compiuti dall'impero yankes.
LA
SOVVERSIONE IN GESTAZIONE IN AMERICA LATINA : LA USAID E LA NED
L’America
Latina fu scenario, nel 1961, di uno dei primi programmi
preparati dall’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli
Stati Uniti (USAID), così come fu «l’Alleanza per il Progresso»,
un primo grande tentativo d’isolare la Rivoluzione Cubana,
stigmatizzarla e minimizzare l’influenza che avrebbe
potuto emanare
a favore di un auge dei movimenti di liberazione nazionali nel
continente.
Quel
progetto si trasformò nella base dei programmi della USAID per
l’America Latina durante gli anni ‘60. Ma questi non furono
dedicati al fomento e all’amministrazione dei fondi per lo
sviluppo economico, ma piuttosto furono posti a disposizione della
brutale repressione dei gruppi, delle organizzazioni o di semplici
cittadini progressisti, nazionalisti o con idee di sinistra.
Dagli
anni ’60, la USAID lavorava assieme alla CIA ai progetti
d’assistenza estera, soprattutto in quello che riguarda
l’addestramento delle forze di polizia nei regimi militari che
erano giunti al potere per mezzo di colpi di stato, in paesi latino
americani come Cile, Uruguay, Paraguay, Argentina e Brasile, tra i
tanti.
Secondo
documenti resi pubblici dalla CIA, durante gli anni dell’orrenda
Operazione Cóndor in America Latina, la USAID era implicata in un
tipo d’attività internazionale altamente segreta, relazionata con
il detto controterrorismo, che includeva l’addestramento di
individui in tecniche speciali di diverso tipo: interrogatori,
sabotaggi persecuzioni. Il governo degli Stati Uniti ha
utilizzato il paravento della USAID per svolgere attività illegali
in altri paesi che sono condannate dagli stessi statunitensi.
Negli
ultimi anni i programmi d’intervento politico organizzati dagli
Stati Uniti, sviluppati nella rubrica di «promozione della
democrazia», contengono vari livelli del disegno di politiche,
finanziamento, attività per operativi e influenza.
A
questi livelli si ubica la USAID, alla quale si assegnano milioni di
dollari che distribuisce direttamente o attraverso la Fondazione
Nazionale per la Democrazia -la sua sigla in inglese è NED- e altre
agenzie che omaggiano a istituzioni statunitensi
«private»,
strettamente legate all’ordine politico e allineate con la politica
estera statunitense, e a molte organizzazioni nello stesso
paese del loro interesse. Queste sovvenzioni comprendono ovviamente
orientamenti, «consigli» e il patrocinio politico, come parte di un
addottrinamento o reclutamento ideologico a favore degli Stati Uniti.
Queste
entità riuniscono partiti e coalizioni politiche locali, sindacati e
sindacati di imprese, mezzi di comunicazione, associazioni di
professionisti e di civili, gruppi studenteschi e di donne, leghe
contadine e gruppi dei diritti umani.
Questa
vera rete interventista vuole penetrare e captare quadri della
società civile in terzi paesi, utilizzando questi gruppi locali, un
autentico esercito di «consultori», «consiglieri tecnici» ed
«esperti» che, inviati dagli Stati Uniti, arrivano nei paesi
latinoamericani per sviluppare questi programmi sovversivi.
Per
il periodo 2007-2012 e seguendo il concetto «Governando giustamente
e democraticamente», la USAID ha dedicato nel 2008 un
bilancio di $158 milioni ai programmi per l’America Latina e i
Caraibi, dedicati a creare presunti sistemi politici competitivi,
dove tutti i cittadini abbiano il diritto al potere politico.
Nel
2008, le agenzie nordamericane affiliate alla USAID finanziarono con
4 milioni di dollari più di 68 programmi e organizzazioni delle
forze dell’opposizione del Venezuela, mentre la grande maggioranza
degli statunitensi, colpiti dalla peggiore crisi economica in 80
anni, ignoravano totalmente che milioni di dollari del loro
denaro si investivano in campagne antidemocratiche, in paesi come
Nicaragua, Bolivia o Ecuador.
La
Fondazione Nazionale per la Democrazia partecipa attivamente anche in
questi programmi d’ingerenza. Durante i primi dieci anni della sua
esistenza, ha distribuito circa 200 milioni di dollari attraverso
1.500 progetti per sostenere «gli amici d’America». Nel
decennio dei ‘90, l’ammontare del denaro consegnato alla NED a
scala globale ascese a 267 milioni di dollari.
Nel
caso di Cuba, il finanziamento della USAID o della NED è indirizzato
a un gruppo di organizzazioni anticubane, radicate fondamentalmente
negli Stati Uniti, e ai gruppuscoli controrivoluzionari
interni, indirizzati e manipolati dalla Sezione d’ Interesse
nordamericana a L’Avana. Nel 1995 l’amministrazione del
presidente statunitense William Clinton fornì il primo pacchetto di
aiuti della USAID per Cuba, con il proposito de promuovere la
caduta della Rivoluzione Cubana.
Da
allora sono state dedicate a decine i milioni per questo
proposito.
Il
31 gennaio del 2008 la USAID fece una convocazione per il
finanziamento dei programmi sovversivi contro Cuba, alla quale
destinò 20 milioni di dollari.
I
nuovi mezzi d’aggressione nel XXI secolo
L’apporto
multimilionario degli Stati Uniti allo sviluppo dell’alta
tecnologia nell’industria della guerra amplia le loro possibilità
aggressive contro il mondo.
Il
21 maggio del 2010 è stato creato ufficialmente il Ciber-comando
degli Stati Uniti (USCYBERCOM, la sigla in inglese), con la
direzione del Comando Strategico degli Stati Uniti la guida del
Direttore Generale dell’Agenzia di Sicurezza Nazionale (NSA).
Questo
comando assumerà la responsabilità di altre agenzie specializzate
già esistenti ed avrà la sua sede a Fort Meade, in Maryland, dove
si trovano anche le installazioni principali della NSA. Il
USCYBERCOM pianifica, coordina, integra, sincronizza e dirige le
operazioni per proteggere le reti d’informazione del Dipartimento
di Difesa e realizza un’ampia varietà di operazioni militari
offensive nel ciber-spazio contro altre nazioni. Costituisce un
settore in crescita nel complesso militare industriale e necessiterà
inizialmente migliaia di milioni di dollari in investimenti e
più di 10.000 nuovi specialisti.
USCYBERCOM
riunirà in un solo organo i quattro gruppi della guerra
cibernetica esistenti: quello della 24ª Forza Aerea, la Decima
Flotta, il Cibercomando delle Forze Armate e quello della
Marina.
Il
potenziale distruttivo di USCYBERCOM sarà a lunga portata dato che
possiede la capacità d’infliggere un danno irreparabile e
catastrofico nella vita sociale dei paesi aggrediti alle loro
infrastrutture civili, alle reti elettriche, ai sistemi per
immagazzinare l’acqua, alle istituzioni finanziarie, ai centri de
trasporto e tele comunicazioni.
Nelle
città densamente di Africa, Asia, America Latina e Medio Oriente, un
piccolo numero di attacchi indirizzati contro questi centri
critici, provocherebbe il collasso di tutta la rete.
Il
sito delle rivelazioni in Internet, Wikileaks, ha pubblicato di
recente un documento statunitense che delinea lo stretto
coordinamento delle molteplici agenzie in azione in questo tipo di
guerra, includendo il FBI, la NASA, il Comando Nord degli Stati
Uniti e l’Agenzia Nazionale d’Intelligenza Geoespaziale (NGA). Il
documento rivelato si riferisce al controllo in tempo reale dei
telefoni cellulari e di altre comunicazioni elettroniche ottenuto con
i satelliti militari spie della NGA.
«Il
terreno cibernetico, come terreno di combattimento […] come l’aria,
favorisce l’ offensiva», ha detto Lani Kass, assistente speciale
del Capo di Stato Maggiore della Forza Aerea che dirigeva
precedentemente la forza impegnata per il ciberespazio.
«[…]
Il ciber-spazio favorisce le operazioni offensive. Queste operazioni
respingeranno, degraderanno,
destabilizzeranno, distruggeranno o
inganneranno un avversario. Le operazioni offensive nel ciber-spazio
assicureranno una libertà d’azione amica, mentre
negano la stessa libertà ai nostri avversari. Realizzeremo le nostre
capacità per sferrare attacchi con sistemi elettronici,
interdizioni e attacchi contro sistemi elettromagnetici, attacchi
contro reti, e operazioni di attacchi contro le infrastrutture. Gli
obiettivi includono le reti terrestri, aeree e spaziali
dell’avversario, attacchi elettronici e attacchi contro sistemi di
reti, e allo stesso avversario […]».
Air
Force Cyber Command, «Strategic Vision.
(Dal
libro “Il gigante delle sette leghe” della editrice Capitan San
Luis, edizione in italiano - Traduzione Gioia Minuti)
UN
RECLAMO MONDIALE : LIBERTA' GIA' PER I CINQUE
Conosciamo
i metodi con cui la CIA, nota intelligence dell'Impero USA, opera nel
mondo per compiere (senza ritorsioni) azioni criminali, torture o
veri e propri genocidi contro chi non è allineato o non si vuole
allineare al pensiero imperialista.
In
questo documento scritto dall'Argentina Stella Calloni e tradotto da
Gioia Minuti nel cartaceo del Granma Internacional, si parla
dell'ingiustizia verso i Cinque Eroi Cubani passando tra le altre
incalcolabili ingiustizie che Cuba riceve dagli anni '60 dal poderoso
quanto criminale vicino di casa... Dalla politica imperialista USA
non potrà mai uscire qualcosa di umano dato che il marcio è
radicato nel DNA fin dall'inizio della sua storia, costellata di
morte, distruzione e genocidi, iniziando dall'eliminazione della
popolazione nativa di quella terra.
Questo
di Stella Calloni è un approfondimento ben curato sui Cinque e sugli
ultimi 55 anni di Cuba che arricchisce il lettore nella conoscenza de
fatti accaduti.
By
Sandino
Nelle
ultime settimane una campagna mondiale, inedita come quantità e
diversità di paesi e voci, ha domandato “già e adesso” la
liberazione degli Eroi Cubani che gli USA mantengono ingiustamente
reclusi da 15 anni.
La
campagna, che ha convocato parlamentari
personalità,intellettuali,organizzazioni umanitarie ,politico,
sindacali, studentesche e popolari del mondo, ha diffuso la verità
ed giunto alle porte della Casa Bianca, in realtà
Fernando Gonzalez, Antonio Guerrero, Gerardo Hernandez y Ramon
Labanino, con Renè Gonzalez
che ha già scontato la sua ingiusta condanna, noti nel mondo come”I
Cinque”,
sono ostaggi di una guerra terrorista crudele e spietata, che i
governi degli Stati uniti mantengono contro Cuba dagli anni '60.
Basta
ricordare che l'isola a 90 miglia dalla potenza imperialista è
assediata da mezzo secolo di blocco economico illegale e disumano,
per aver conquistato la sua libertà e l'indipendenza definitiva con
una eroica lotta anticoloniale contro due imperi :quello spagnolo nel
XIX secolo e lo statunitense nel XX.
Sono
passati 15 anni da quando l'ingiustizia e il fondamentalismo politico
del potere egemonico hanno rinchiuso questi uomini ed è impossibile
non chiedersi la ragione per cui sono stati condannati da una
giustizia sotto pressione, a reclusioni tanto lunghe che comprendono
due ergastoli più 15 anni, senza prove di colpevolezza.
A
meno che lavorare clandestinamente negli USA per ostacolare i piani
dei gruppi dei terroristi che, annidati in questo territorio, hanno
aggredito Cuba provocando migliaia di vittime, distruzione e
morte,sia un delitto.
Durante
la seconda guerra mondiale, uomini e donne che entravano
clandestinamente nelle file del nazismo per conoscere i piani e
ostacolare le azioni criminali, in un impegno patriottico e
umanitario erano chiamati eroi.
Questo
è quel che facevano i Cinque
cubani
nella rete terrorista e mafiosa di Miami, senza entrare nell'esercito
e nell'intelligenza, ma solo in gruppi che preparavano nuovi e
continui attacchi.
Tra
aprile e settembre del 1977 avvennero nuovi attentati terroristici
contro gli alberghi del turismo in Cuba, provocando forti danni e che
costarono la vita del giovane italiano Fabio Di Celmo, turista
nell'isola.
Gli
attentati criminali volevano colpire il turismo vitale per Cuba nella
grave situazione del paese dai tempi del detto “Periodo Speciale”
che colpì l'isola soprattutto dal 1991 al 1994, dopo la caduta della
URSS e del campo socialista.
La
industria turistica era già uno dei pilastri del recupero di Cuba,
dal 1996-97. il piano criminale dei gruppi terroristici era
danneggiare questa iniziativa salvatrice del progetto del governo per
la dignità per il popolo.
Gli
attacchi terroristici da Miami, iniziati nei' 60 hanno provocato
migliaia di morti, invalidi e perdite di materiali per molti milioni,
L'obbiettivo
del blocco come arma da guerra è precisamente distruggere l'economia
cubana e portare alla fame e disperazione il popolo. Per chi
considera superficialmente, basta ricordare quello che si legge nei
documenti non più segreti della CIA degli USA.
Dal
1959 tracciarono i piani di guerra segreta con schemi
controrivoluzionari per colpire militarmente ed economicamente Cuba.
“Si
deve far gridare l'economia!, era uno degli ordini applicati nel
colpo di Stato in Cile nel 1973, ordine valido contro tutti i governi
che sfidano l'impero. Si sperava così di far alzare il popolo
cubano, stimolato dagli agenti degli uffici della intelligence degli
USA, infiltrati per distruggere e ammazzare..
Il
6 aprile del 1960, il vice segretario ai temi Ispanoamericani degli
USA ,Lester
D. Mallory,
scrisse un memorandum nel quale affermava “Non esiste una
opposizione effettiva in Cuba, quindi l'unico mezzo possibile per
allontanare il popolo dall'appoggio interno alla Rivoluzione, è la
delusione basata nell'insoddisfazione e le difficoltà economiche.”
Inoltre si doveva utilizzare qualsiasi rimedio concepibile per
debilitare la vita economica di Cuba, negare denaro e rifornimenti
per far diminuire i salari reali e monetari, per provocare la fame,
la disperazione, e la caduta del governo,si legge in un documento del
Foreign
Relacion USA Volume VI, pag.886 citato
dall'analista Salvador Capote nel 2012.
Un
documento successivo pubblicato dallo stesso autore segnala che
“l'Obbiettivo
degli USA è aiutare i Cubani a far cadere il regime comunista in
Cuba e instaurare un nuovo governo con il quale gli Stati Uniti
possano vivere in pace” ossia
l'operazione era indirizzata a provocare una ribellione nel popolo
Cubano.
“L'azione
politica era appoggiata da una guerra economica che indiceva il
regime comunista a fallire nei suoi sforzi per soddisfare le
necessità del paese” si
leggeva nel documento
N°36 Programma rivisto dal Capo dell'operazione :Operazione
Mangusta, Lansdate Washington, 18 gennaio 1962
L'operazione
Mangusta fu uno dei piani più criminali è crudeli contro il popolo
di Cuba, elaborato dopo il fallimento dell'invasione del 1961 a Playa
Giron. In un' altro documento non più segreto della CIA si legge
.”solamente dopo che gli effetti della rappresaglia economica e
delle azioni di sabotaggio si sentiranno profondamente tra il popolo
e il gruppo di elite, uno potrà sperare di trasformare la delusione,
tra le forze armate e centri di potere, in una rivolta attiva contro
il seguito comunista di Castro.”
Per
un impatto massimo nella economia, lo sforzo doveva essere coordinato
con le operazioni di sabotaggio.
I piani includevano la distruzione di strade, ferrovie, depositi di
combustibili, fabbriche, campi coltivati, devastando il paese.
Oltre
a colpire il commercio si dovevano eliminare le vie dei finanziamenti
e punire le banche che osavano dare crediti a Cuba o che operavano
con capitali Cubani, riporta Capote.
La
guerra biologica operava per distruggere i campi colpendo anche i
contadini. Fu introdotta la febbre porcina Africana, sconosciuta in
Cuba, per privare la popolazione della carne di maiale; incendiarono
le coltivazioni di canna da zucchero, portarono nell'isola varie
malattie, come i ceppi di dengue tra i quali l'emorragico, che colpì
344203 persone e produsse la morte di 101 bambini nel 1981.
Appoggiando tutto quello scenario di guerre economiche, biologiche,
chimiche e mediatiche per isolare Cuba, si registravano e si
registrano l'azioni militari mercenarie.
Va
aggiunto a questo modello di terrore e morte che il governo USA, nel
periodo più duro, con
migliaia di malati per l'epidemia di dengue che loro avevano
installato usò il blocco per ostacolare la vendita dei medicinali,
gli
insetticidi e il necessario per le urgenti fumigazioni.
Cuba doveva cosi acquistare i medicinali ad altissimi costi in altri
luoghi e con lunghi trasferimenti per l'assedio e cercare di evitare
le penali imposte a chi vendeva a Cuba per il blocco. La situazione
del blocco continua oggi, ma l'ambiente internazionale è cambiato e
la stragrande maggioranza dei paesi del mondo chiede la fine di
questo assedio criminale, e Cuba è parte attiva in America Latina e
nei Caraibi.
Ci
si può immaginare un paese che vive una simile situazione con le
mani legate e di fronte a una epidemia come quella del dengue, che
colpiva la popolazione?
Tra
i progetti per distruggere Cuba socialista, Washington oltre ad
essere al punto di invadere l'Isola-con la crisi dei missili-giunse a
pianificare l'entrata delle sue forze speciali e militari dalla base
di Guantanamo,
territorio cubano occupato illegalmente dagli USA, oggi
campo di concentrazione e di torture, sperimentate sui prigionieri
sequestrati nei paesi che l'Impero invade e occupa.
La
lotta silenziosa dei cinque
Cercando
di ostacolare i nuovi progetti destinati ad asfissiare Cuba e di
fronte alla mancanza di risposte alle domande di fermare questa
guerra continua e implacabile dei governi statunitensi, Cinque
giovani uomini furono destinati ad infiltrarsi nei gruppi
terroristici di Miami, per conoscere e anticipare i piani criminali
contro l 'isola .
Di
fatto i gruppi dei “Miamesi” non solo hanno agito contro Cuba, ma
anche contro funzionari Cubani in Messico, Panama, Argentina, e in
altri Paesi, ma sono responsabili di centinaia di attentati contro
imprese, uffici del turismo, centri di solidarietà con Cuba. Questi
gruppi di terroristi cubano – americani, che la CIA ha usato e usa
per coprire la sua presenza in azioni e crimini di falsa bandiera non
solo colpirono Cuba una o più volte ma parteciparono come mercenari
nelle guerre sporche in America Latina e nei Caraibi, aiutando le
dittature ed eseguendo le domande più criminali della guerra fredda.
La
nostra regione ha sofferto al passaggio di questi sinistri
protagonisti in quella che fu chiamata “La guerra per i cammini del
mondo”, formando commandos criminali nella cornice dell'Operazione
Condor e altre simili, nel continente e nel mondo.
E'
per detenere il terrorismo che questi giovani cubani, tutti
professionisti, non dubitarono nel rischiare la vita, il futuro, le
famiglie la possibilità di morire in forma atroce, nelle mani di
assassini,disgraziatamente protetti in questo schema di doppia morale
della politica degli Stati Uniti, che oggi più che mai si espone nel
mondo.
E
questa è solo una piccola rassegna degli orrori che quei Cinque
giovani cubani volevano evitare.
Per
questa ragione di amore e di vita, di diritto alla difesa di un
popolo e di profonda umanità, ora sono vittime di una giustizia che
protegge l'ingiustizia e i poteri mafiosi e criminali.
Non
chiediamo pietà, ma giustizia “ già e subito” perchè possano
tornare questi veri eroi del XXI secolo, nella loro Patria, nella
loro terra, nelle loro case,, tra l'affetto e l'abbraccio del popolo
e dei popoli di Nuestra
America
che loro hanno protetto a così alto prezzo.
Barak
Obama
si trova forse nella situazione di ignorare le voci, che sono
milioni, in momenti in cui la prima volta tanti paesi affrontano le
ingiustizie di un potere imperiale che avanza cieco, senza ragione,
tentando di controllare il Mondo, in quello che nella storia è
sempre stato il sogno finale che poi seppellisce gli imperi???