martedì 27 maggio 2014

Una ragione di più per difendere la rivoluzione Cubana e Bolivariana : “Lodati i benefici dell’Operazione Miracolo” / Una razón de más para defender la revolucion Cubana y Bolivariana :"Reconocen beneficios de la Operación Milagro"


Il programma prevede di operare circa sei milioni  di pazienti in America Latina, Caraibi, Africa e Asia.  

Più di 2 milioni 577000 persone hanno recuperato la vista  sino ad oggi grazie all’Operazione Miracolo, un programma cubano-venezuelano che si sviluppa in numerosi paesi e i cui benefici sono stati apprezzati dalle autorità sanitarie nella OMS, a Ginevra.



Prensa Latina
Più di 2 milioni 577.000 persone hanno recuperato la vista  sino ad oggi, grazie all’Operazione Miracolo, un programma cubano-venezuelano che si sviluppa in numerosi paesi e i cui benefici sono stati apprezzati dalle autorità sanitarie nella OMS, a Ginevra.
Pilar González, direttrice del Piano Nazionale di Salute Rurale dell’Uruguay, ha dichiarato a PL che nel suo paese funziona dal 2007 il Centro Oculistico José Martí, in cui sono stati realizzati più d 40.000 interventi chirurgici gratuiti.


Il programma prevede di operare circa sei milioni  di pazienti in America Latina, Caraibi, Africa e Asia. discapacidad visual se pueden evitar o curar.
Noi siamo molto grati per la collaborazione cubana e la consideriamo  un esempio di solidarietà internazionale” ha detto la González, che ha partecipato alla 67ª Assemblea annuale dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS).
Inoltre ha spiegato che ogni settimana un gruppo di medici cubani e uruguaiani visita piccoli paesi e località di campagna, per  controllare se ci sono persone con problemi agli occhi. I pazienti incontrati vengono inviati a Montevideo  e in questo modo un gran numero di persone che soffrivano per cataratte o altre malattie hanno migliorato la loro visione e la qualità della loro vita.
Nel José Martí  si assistono  anche i bambini e inoltre è un centro di formazione di risorse umane e d’investigazione.
Pilar González,  ha dichiarato che nelle cliniche private le operazioni costano circa 5000 dollari o più e che la maggioranza dei pazienti non avrebbe mai potuto risolvere il proprio problema se non con questo programma.
L’Operazione Miracolo è stata creata nel 2004 dal leader storico della Rivoluzione cubana Fidel Castro, appoggiato dal Venezuela e il suo obiettivo è assistere le persone con scarse entrate, che non vedono per cause curabili.
Il programma prevede di operare circa sei milioni di pazienti nei paesi dell’America Latina, i Carabi, Africa e Asia.
I dati della OMS dicono che nel mondo ci sono circa 285.000 milioni di persone con problemi della vista e tra queste 246 milioni  presentano una scarsa visione e 39 milioni sono ciechi.
L’Organizzazione Mondiale della Salute considera che l’80 % del totale dei casi di problema della vista si possono evitare o curare ( PL/ Traduzione GM-Granma Int.)
El programa prevé operar a unos seis millones de pacientes en países de América Latina, el Caribe, África y Asia. Foto: Archivo

Reconocen beneficios de la Operación Milagro


Más de 2 millones 577 mil personas recuperaron o mejoraron su visión hasta estos momentos gracias a la Operación Milagro, un programa cubano-venezolano que se aplica en numerosos países y cuyos beneficios fueron reconocidos aquí por autoridades sanitarias

GINEBRA.— Más de 2 millones 577 mil personas recuperaron o mejoraron su visión hasta estos momentos gracias a la Operación Milagro, un programa cubano-venezolano que se aplica en numerosos países y cuyos beneficios fueron reconocidos aquí por autoridades sanitarias.
Pilar González, directora del Plan Nacional de Salud Rural de Uruguay, declaró a PL que en su país funciona desde el 2007 el Centro Oftalmológico José Martí, donde se han realizado más de 40 mil intervenciones quirúrgicas gratuitas.
Estamos muy agradecidos con la colaboración cubana. Nosotros consideramos que este es un ejemplo de solidaridad internacional”, dijo González, quien participó en la 67 Asamblea anual de la Organización Mundial de la Salud (OMS).
Explicó la también adjunta del Ministerio de Salud que cada semana un equipo de mé­dicos cubanos y uruguayos visita pequeños pueblos del interior del país y localidades rurales para detectar pacientes aquejados de di­versos problemas oculares, los que luego son enviados a Montevideo.
De esta manera una gran cantidad de personas afectadas por cataratas y otras enfermedades mejoraron su visión y con ello su calidad de vida, dijo González.
En el José Martí no solo se atienden adultos, sino también niños, y es además un centro de formación de recursos humanos y de investigación.
Declaró que una operación de este tipo en un hospital privado cuesta alrededor de cinco mil dólares o más, y la mayoría de los pacientes no hubieran logrado resolver su problema si no es por este programa.
La Operación Milagro surgió en el 2004 por una iniciativa del líder histórico de la Revolu­ción Cu­bana, Fidel Castro, apoyada por Vene­zuela, y su objetivo es atender a personas de escasos recursos que están ciegas por causas curables.
El programa prevé operar a unos seis millones de pacientes en países de América Latina, el Caribe, África y Asia. Según datos de la OMS en el mundo hay aproximadamente 285 mi­llones de personas con discapacidad visual, de las cuales 246 presentan baja visión y 39 millones son ciegos.
La Organización Mundial de la Salud considera que el 80 % del total de casos de discapacidad visual se pueden evitar o curar.
2 foto tratte da internet aggiunte  da amministrazione Blog




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LA SOVVERSIONE IN GESTAZIONE IN AMERICA LATINA : LA USAID E LA NED / UN RECLAMO MONDIALE : LIBERTA' GIA' PER I CINQUE


Oggi parte questo nuovo blog militante
internazionalista dell'alta Maremma Toscana, che sosterrà la Rivoluzione Cubana, come la causa per la libertà di RAMON, ANTONIO, GERARDO, tre dei Cinque eroi cubani ancora ingiustamente detenuti nelle carceri dell'Impero USA. ...Si affiancherà agli altri blog's internazionalisti già in funzione come



http://resistenciasiempre.blogspot.it/
http://5eroicubani.over-blog.it/
 

I primi due post sono dedicati alle quotidiane aggressioni preparate e finanziate dagli Stati uniti in  oltre 50 anni di aggressioni, nel post sui CINQUE eroi cubani redatto dalla scrittrice Argentina Stella Calloni poco prima della liberazione di Fernando Gonzalez,sono messi in evidenza gran parte dei  crimini compiuti dall'impero yankes.

 LA SOVVERSIONE IN GESTAZIONE IN AMERICA LATINA : LA USAID E LA NED



L’America Latina fu scenario, nel 1961, di uno dei primi  programmi preparati  dall’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (USAID), così come fu «l’Alleanza per il Progresso», un primo grande tentativo d’isolare la Rivoluzione Cubana, stigmatizzarla e minimizzare l’influenza che avrebbe
potuto emanare a favore di un auge dei movimenti di liberazione nazionali nel continente.

Quel progetto si trasformò nella base dei programmi della USAID per l’America Latina durante gli anni ‘60. Ma  questi non furono dedicati al fomento e  all’amministrazione dei fondi per lo sviluppo economico, ma piuttosto furono posti a disposizione della brutale repressione dei gruppi, delle organizzazioni o di semplici cittadini progressisti, nazionalisti  o con idee di sinistra.

Dagli anni ’60, la USAID lavorava assieme alla CIA ai progetti d’assistenza estera, soprattutto in quello che riguarda l’addestramento delle forze di polizia nei regimi militari che erano giunti al potere per mezzo di colpi di stato, in paesi latino americani come Cile, Uruguay, Paraguay, Argentina e Brasile, tra i tanti.

Secondo  documenti resi pubblici dalla CIA, durante gli anni dell’orrenda Operazione Cóndor in America Latina, la USAID era implicata in un tipo d’attività internazionale altamente segreta, relazionata con il detto controterrorismo, che includeva l’addestramento di individui in tecniche speciali di diverso tipo: interrogatori, sabotaggi  persecuzioni. Il governo degli  Stati Uniti ha utilizzato il paravento della USAID per svolgere attività illegali in altri paesi che sono condannate dagli stessi statunitensi.

Negli ultimi anni i programmi d’intervento politico organizzati dagli Stati Uniti, sviluppati nella rubrica di «promozione della democrazia», contengono vari livelli del disegno di politiche, finanziamento, attività per operativi e influenza.

A questi livelli si ubica la USAID, alla quale si assegnano milioni di dollari che distribuisce direttamente o attraverso la Fondazione Nazionale per la Democrazia -la sua sigla in inglese è NED- e altre agenzie che omaggiano a istituzioni statunitensi
«private», strettamente legate all’ordine politico e allineate con la politica estera  statunitense, e a molte organizzazioni nello stesso paese del loro interesse. Queste sovvenzioni comprendono ovviamente orientamenti, «consigli» e il patrocinio politico, come parte di un addottrinamento o reclutamento ideologico a favore degli Stati Uniti.

Queste entità riuniscono partiti e coalizioni politiche locali, sindacati e sindacati di imprese, mezzi di comunicazione, associazioni di professionisti e di civili, gruppi studenteschi e di donne, leghe contadine e gruppi dei diritti  umani.

Questa vera rete interventista vuole penetrare e captare quadri della società civile in terzi paesi, utilizzando questi gruppi locali, un autentico esercito di «consultori», «consiglieri tecnici» ed «esperti» che, inviati dagli Stati Uniti, arrivano nei paesi   latinoamericani per sviluppare questi programmi sovversivi.

Per il periodo 2007-2012 e seguendo il concetto «Governando giustamente e   democraticamente», la USAID ha dedicato nel 2008 un bilancio di $158 milioni ai programmi per l’America Latina e i Caraibi, dedicati a creare presunti sistemi politici competitivi, dove tutti  i cittadini abbiano il diritto al potere politico.

Nel  2008, le agenzie nordamericane affiliate alla USAID finanziarono con 4 milioni di dollari più di 68 programmi e organizzazioni delle forze dell’opposizione del Venezuela, mentre la grande maggioranza degli statunitensi, colpiti dalla peggiore crisi economica in 80 anni, ignoravano totalmente che milioni di dollari del loro  denaro si investivano in campagne antidemocratiche, in paesi come Nicaragua, Bolivia o Ecuador.

La Fondazione Nazionale per la Democrazia partecipa attivamente anche in questi programmi d’ingerenza. Durante i primi dieci anni della sua esistenza, ha distribuito circa 200 milioni di dollari attraverso 1.500 progetti per sostenere «gli amici d’America». Nel  decennio dei ‘90, l’ammontare del denaro consegnato alla NED a scala globale ascese a  267 milioni di dollari.

Nel caso di Cuba, il finanziamento della USAID o della NED è indirizzato a un gruppo di organizzazioni anticubane, radicate fondamentalmente negli  Stati Uniti, e ai gruppuscoli controrivoluzionari interni, indirizzati e manipolati dalla Sezione d’ Interesse nordamericana a L’Avana. Nel 1995 l’amministrazione del presidente statunitense William Clinton fornì il primo pacchetto di aiuti della USAID per Cuba, con il proposito de promuovere  la caduta della Rivoluzione  Cubana.

Da allora sono state  dedicate a decine i milioni  per questo  proposito.

Il 31 gennaio del 2008 la USAID fece una convocazione per il finanziamento dei programmi sovversivi contro Cuba, alla quale destinò 20 milioni di dollari.

I nuovi mezzi d’aggressione nel XXI secolo

L’apporto multimilionario degli Stati Uniti allo sviluppo dell’alta tecnologia nell’industria della guerra amplia le loro possibilità aggressive contro il mondo.

Il 21 maggio del 2010 è stato creato ufficialmente il Ciber-comando degli  Stati Uniti (USCYBERCOM, la sigla in inglese), con la direzione del Comando Strategico degli Stati Uniti  la guida del Direttore Generale dell’Agenzia di Sicurezza  Nazionale (NSA).

Questo comando assumerà la responsabilità di altre agenzie specializzate già esistenti ed avrà la sua sede a Fort Meade, in Maryland, dove si trovano anche  le installazioni principali della NSA. Il USCYBERCOM pianifica, coordina, integra, sincronizza e dirige le operazioni per proteggere le reti d’informazione del Dipartimento di Difesa e realizza un’ampia varietà di operazioni militari offensive nel ciber-spazio contro altre nazioni. Costituisce un settore in crescita nel complesso militare industriale e necessiterà inizialmente migliaia di milioni di dollari in investimenti  e più di 10.000 nuovi specialisti.

USCYBERCOM riunirà in un solo organo i quattro gruppi  della guerra cibernetica esistenti: quello della 24ª Forza Aerea, la Decima Flotta, il Cibercomando delle  Forze Armate e quello  della Marina.

Il potenziale distruttivo di USCYBERCOM sarà a lunga portata dato che possiede  la capacità d’infliggere un danno irreparabile e catastrofico nella vita sociale dei paesi  aggrediti alle loro infrastrutture civili, alle reti elettriche, ai sistemi per immagazzinare l’acqua, alle istituzioni finanziarie, ai centri de trasporto e tele comunicazioni.

 Nelle città densamente di Africa, Asia, America Latina e Medio Oriente, un piccolo numero di  attacchi indirizzati contro questi centri critici, provocherebbe il collasso  di tutta la rete.

Il sito delle rivelazioni in Internet, Wikileaks, ha pubblicato di recente un documento statunitense che delinea lo stretto coordinamento delle molteplici agenzie in azione in questo tipo di guerra, includendo il FBI, la NASA, il Comando Nord degli Stati  Uniti e l’Agenzia Nazionale d’Intelligenza Geoespaziale (NGA). Il documento rivelato si riferisce al controllo in tempo reale dei telefoni cellulari e di altre comunicazioni elettroniche ottenuto con i satelliti militari spie della NGA.

«Il terreno cibernetico, come terreno di combattimento […] come l’aria, favorisce l’ offensiva», ha detto Lani Kass, assistente speciale del Capo di Stato Maggiore della Forza Aerea che dirigeva  precedentemente la forza impegnata  per il ciberespazio.

«[…] Il ciber-spazio favorisce le operazioni offensive. Queste operazioni respingeranno, degraderanno,
destabilizzeranno, distruggeranno o inganneranno un avversario. Le operazioni offensive nel ciber-spazio assicureranno  una libertà  d’azione amica, mentre negano la stessa libertà ai nostri avversari. Realizzeremo le nostre capacità per sferrare  attacchi con sistemi elettronici, interdizioni e attacchi contro sistemi elettromagnetici, attacchi contro reti, e operazioni di attacchi contro le infrastrutture. Gli obiettivi includono le reti terrestri, aeree e spaziali dell’avversario, attacchi elettronici e attacchi contro sistemi di reti, e allo stesso avversario […]».
 

Air Force Cyber Command, «Strategic Vision. (Dal libro “Il gigante delle sette leghe” della editrice Capitan San Luis, edizione in italiano - Traduzione Gioia Minuti)

  

UN RECLAMO MONDIALE : LIBERTA' GIA' PER I CINQUE


Conosciamo i metodi con cui la CIA, nota intelligence dell'Impero USA, opera nel mondo per compiere (senza ritorsioni) azioni criminali, torture o veri e propri genocidi contro chi non è allineato o non si vuole allineare al pensiero imperialista.


In questo documento scritto dall'Argentina Stella Calloni e tradotto da Gioia Minuti nel cartaceo del Granma Internacional, si parla dell'ingiustizia verso i Cinque Eroi Cubani passando tra le altre incalcolabili ingiustizie che Cuba riceve dagli anni '60 dal poderoso quanto criminale vicino di casa... Dalla politica imperialista USA non potrà mai uscire qualcosa di umano dato che il marcio è radicato nel DNA fin dall'inizio della sua storia, costellata di morte, distruzione e genocidi, iniziando dall'eliminazione della popolazione nativa di quella terra.

Questo di Stella Calloni è un approfondimento ben curato sui Cinque e sugli ultimi 55 anni di Cuba che arricchisce il lettore nella conoscenza de fatti accaduti.

                                                     By Sandino

Nelle ultime settimane una campagna mondiale, inedita come quantità e diversità di paesi e voci, ha domandato “già e adesso” la liberazione degli Eroi Cubani che gli USA mantengono ingiustamente reclusi da 15 anni.


La campagna, che ha convocato parlamentari personalità,intellettuali,organizzazioni umanitarie ,politico, sindacali, studentesche e popolari del mondo, ha diffuso la verità ed giunto alle porte della Casa Bianca, in realtà Fernando Gonzalez, Antonio Guerrero, Gerardo Hernandez y Ramon Labanino, con Renè Gonzalez che ha già scontato la sua ingiusta condanna, noti nel mondo come”I Cinque”, sono ostaggi di una guerra terrorista crudele e spietata, che i governi degli Stati uniti mantengono contro Cuba dagli anni '60.


Basta ricordare che l'isola a 90 miglia dalla potenza imperialista è assediata da mezzo secolo di blocco economico illegale e disumano, per aver conquistato la sua libertà e l'indipendenza definitiva con una eroica lotta anticoloniale contro due imperi :quello spagnolo nel XIX secolo e lo statunitense nel XX.


Sono passati 15 anni da quando l'ingiustizia e il fondamentalismo politico del potere egemonico hanno rinchiuso questi uomini ed è impossibile non chiedersi la ragione per cui sono stati condannati da una giustizia sotto pressione, a reclusioni tanto lunghe che comprendono due ergastoli più 15 anni, senza prove di colpevolezza.


A meno che lavorare clandestinamente negli USA per ostacolare i piani dei gruppi dei terroristi che, annidati in questo territorio, hanno aggredito Cuba provocando migliaia di vittime, distruzione e morte,sia un delitto.


Durante la seconda guerra mondiale, uomini e donne che entravano clandestinamente nelle file del nazismo per conoscere i piani e ostacolare le azioni criminali, in un impegno patriottico e umanitario erano chiamati eroi.


Questo è quel che facevano i Cinque cubani nella rete terrorista e mafiosa di Miami, senza entrare nell'esercito e nell'intelligenza, ma solo in gruppi che preparavano nuovi e continui attacchi.


Tra aprile e settembre del 1977 avvennero nuovi attentati terroristici contro gli alberghi del turismo in Cuba, provocando forti danni e che costarono la vita del giovane italiano Fabio Di Celmo, turista nell'isola.


Gli attentati criminali volevano colpire il turismo vitale per Cuba nella grave situazione del paese dai tempi del detto “Periodo Speciale” che colpì l'isola soprattutto dal 1991 al 1994, dopo la caduta della URSS e del campo socialista.


La industria turistica era già uno dei pilastri del recupero di Cuba, dal 1996-97. il piano criminale dei gruppi terroristici era danneggiare questa iniziativa salvatrice del progetto del governo per la dignità per il popolo.


Gli attacchi terroristici da Miami, iniziati nei' 60 hanno provocato migliaia di morti, invalidi e perdite di materiali per molti milioni,


L'obbiettivo del blocco come arma da guerra è precisamente distruggere l'economia cubana e portare alla fame e disperazione il popolo. Per chi considera superficialmente, basta ricordare quello che si legge nei documenti non più segreti della CIA degli USA.


Dal 1959 tracciarono i piani di guerra segreta con schemi controrivoluzionari per colpire militarmente ed economicamente Cuba.


Si deve far gridare l'economia!, era uno degli ordini applicati nel colpo di Stato in Cile nel 1973, ordine valido contro tutti i governi che sfidano l'impero. Si sperava così di far alzare il popolo cubano, stimolato dagli agenti degli uffici della intelligence degli USA, infiltrati per distruggere e ammazzare..


Il 6 aprile del 1960, il vice segretario ai temi Ispanoamericani degli USA ,Lester D. Mallory, scrisse un memorandum nel quale affermava “Non esiste una opposizione effettiva in Cuba, quindi l'unico mezzo possibile per allontanare il popolo dall'appoggio interno alla Rivoluzione, è la delusione basata nell'insoddisfazione e le difficoltà economiche.” Inoltre si doveva utilizzare qualsiasi rimedio concepibile per debilitare la vita economica di Cuba, negare denaro e rifornimenti per far diminuire i salari reali e monetari, per provocare la fame, la disperazione, e la caduta del governo,si legge in un documento del Foreign Relacion USA Volume VI, pag.886 citato dall'analista Salvador Capote nel 2012.


Un documento successivo pubblicato dallo stesso autore segnala che “l'Obbiettivo degli USA è aiutare i Cubani a far cadere il regime comunista in Cuba e instaurare un nuovo governo con il quale gli Stati Uniti possano vivere in pace” ossia l'operazione era indirizzata a provocare una ribellione nel popolo Cubano.


L'azione politica era appoggiata da una guerra economica che indiceva il regime comunista a fallire nei suoi sforzi per soddisfare le necessità del paese” si leggeva nel documento N°36 Programma rivisto dal Capo dell'operazione :Operazione Mangusta, Lansdate Washington, 18 gennaio 1962


L'operazione Mangusta fu uno dei piani più criminali è crudeli contro il popolo di Cuba, elaborato dopo il fallimento dell'invasione del 1961 a Playa Giron. In un' altro documento non più segreto della CIA si legge .”solamente dopo che gli effetti della rappresaglia economica e delle azioni di sabotaggio si sentiranno profondamente tra il popolo e il gruppo di elite, uno potrà sperare di trasformare la delusione, tra le forze armate e centri di potere, in una rivolta attiva contro il seguito comunista di Castro.”


Per un impatto massimo nella economia, lo sforzo doveva essere coordinato con le operazioni di sabotaggio. I piani includevano la distruzione di strade, ferrovie, depositi di combustibili, fabbriche, campi coltivati, devastando il paese.


Oltre a colpire il commercio si dovevano eliminare le vie dei finanziamenti e punire le banche che osavano dare crediti a Cuba o che operavano con capitali Cubani, riporta Capote.


La guerra biologica operava per distruggere i campi colpendo anche i contadini. Fu introdotta la febbre porcina Africana, sconosciuta in Cuba, per privare la popolazione della carne di maiale; incendiarono le coltivazioni di canna da zucchero, portarono nell'isola varie malattie, come i ceppi di dengue tra i quali l'emorragico, che colpì 344203 persone e produsse la morte di 101 bambini nel 1981. Appoggiando tutto quello scenario di guerre economiche, biologiche, chimiche e mediatiche per isolare Cuba, si registravano e si registrano l'azioni militari mercenarie.


Va aggiunto a questo modello di terrore e morte che il governo USA, nel periodo più duro, con migliaia di malati per l'epidemia di dengue che loro avevano installato usò il blocco per ostacolare la vendita dei medicinali, gli insetticidi e il necessario per le urgenti fumigazioni. Cuba doveva cosi acquistare i medicinali ad altissimi costi in altri luoghi e con lunghi trasferimenti per l'assedio e cercare di evitare le penali imposte a chi vendeva a Cuba per il blocco. La situazione del blocco continua oggi, ma l'ambiente internazionale è cambiato e la stragrande maggioranza dei paesi del mondo chiede la fine di questo assedio criminale, e Cuba è parte attiva in America Latina e nei Caraibi.


Ci si può immaginare un paese che vive una simile situazione con le mani legate e di fronte a una epidemia come quella del dengue, che colpiva la popolazione?


Tra i progetti per distruggere Cuba socialista, Washington oltre ad essere al punto di invadere l'Isola-con la crisi dei missili-giunse a pianificare l'entrata delle sue forze speciali e militari dalla base di Guantanamo, territorio cubano occupato illegalmente dagli USA, oggi campo di concentrazione e di torture, sperimentate sui prigionieri sequestrati nei paesi che l'Impero invade e occupa.

La lotta silenziosa dei cinque

Cercando di ostacolare i nuovi progetti destinati ad asfissiare Cuba e di fronte alla mancanza di risposte alle domande di fermare questa guerra continua e implacabile dei governi statunitensi, Cinque giovani uomini furono destinati ad infiltrarsi nei gruppi terroristici di Miami, per conoscere e anticipare i piani criminali contro l 'isola .


Di fatto i gruppi dei “Miamesi” non solo hanno agito contro Cuba, ma anche contro funzionari Cubani in Messico, Panama, Argentina, e in altri Paesi, ma sono responsabili di centinaia di attentati contro imprese, uffici del turismo, centri di solidarietà con Cuba. Questi gruppi di terroristi cubano – americani, che la CIA ha usato e usa per coprire la sua presenza in azioni e crimini di falsa bandiera non solo colpirono Cuba una o più volte ma parteciparono come mercenari nelle guerre sporche in America Latina e nei Caraibi, aiutando le dittature ed eseguendo le domande più criminali della guerra fredda.


La nostra regione ha sofferto al passaggio di questi sinistri protagonisti in quella che fu chiamata “La guerra per i cammini del mondo”, formando commandos criminali nella cornice dell'Operazione Condor e altre simili, nel continente e nel mondo.


E' per detenere il terrorismo che questi giovani cubani, tutti professionisti, non dubitarono nel rischiare la vita, il futuro, le famiglie la possibilità di morire in forma atroce, nelle mani di assassini,disgraziatamente protetti in questo schema di doppia morale della politica degli Stati Uniti, che oggi più che mai si espone nel mondo.


E questa è solo una piccola rassegna degli orrori che quei Cinque giovani cubani volevano evitare.


Per questa ragione di amore e di vita, di diritto alla difesa di un popolo e di profonda umanità, ora sono vittime di una giustizia che protegge l'ingiustizia e i poteri mafiosi e criminali.


Non chiediamo pietà, ma giustizia “ già e subito” perchè possano tornare questi veri eroi del XXI secolo, nella loro Patria, nella loro terra, nelle loro case,, tra l'affetto e l'abbraccio del popolo e dei popoli di Nuestra America che loro hanno protetto a così alto prezzo.


Barak Obama si trova forse nella situazione di ignorare le voci, che sono milioni, in momenti in cui la prima volta tanti paesi affrontano le ingiustizie di un potere imperiale che avanza cieco, senza ragione, tentando di controllare il Mondo, in quello che nella storia è sempre stato il sogno finale che poi seppellisce gli imperi???