venerdì 4 luglio 2014

Argentina: Un avvoltoio può nasconderne altri/Un buitre puede ocultar otros/Cuba a fianco dell'Argentina




Renaud Vivien

Traduzione da ciptagarelli.jimdo.com

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha appena rifiutato il ricorso dello Stato argentino contro la decisione di un tribunale di new York, condannandolo a pagare 1.330 milioni di dollari a due fondi-avvoltoi: NML e Aurelius. 

Con sede, in genere, nei paradisi fiscali, i fondi avvoltoio sono fondi speculativi di investimento che approfittano delle crisi per ricomprare titoli di debito degli Stati a prezzi molto ridotti. L'obiettivo è obbligare (gli Stati) per via giuridica a rimborsarli ad alto prezzo, cioè l'importo iniziale dei debiti più gli interessi e le sanzioni, oltre che i diversi costi giudiziari.
Le plusvalenze che questi  fondi accumulano sono fenomenali.

Ad esempio, NML ricomprò nel 2008 i titoli di debito pubblico argentino il cui valore nominale era di 222 milioni di dollari. Mentre il fondo spese solo 48 milioni di dollari per acquisire questi titoli di debito, ora chiede all'Argentina il pagamento dei 222 milioni di dollari, più gli interessi per il ritardo!

In totale lo Stato argentino deve pagare 1.330 milioni di dollari a NML(1)  e a Aurelius, secondo la decisione dei tribunali  di New York, confermata dalla Corte Suprema.

La giurisdizione dei tribunali newyorkini, protettrice all'estremo dei creditori, deriva da un grave errore commesso dal governo argentino al momento dei negoziati che ha avuto con i suoi creditori privati nel 2005 e 2010, a cui i fondi avvoltoi hanno rifiutato di partecipare.

Torniamo un poco indietro nel tempo. Dopo la sospensione unilaterale del pagamento del debito nel 2001, il governo argentino potè rovesciare a suo favore i rapporti di forza e ottenere da un'immensa maggioranza di quei creditori privati (il 93%) una riduzione del 70% del suo debito commerciale. Ma nel corso dei negoziati rinunciò ad una parte della sua sovranità col conferire ai tribunali di New York la giurisdizione per risolvere eventuali liti con i suoi creditori, invece che ai tribunali argentini. E' questa 'piega' che NML e Aurelio hanno utilizzato per poter citare in giudizio lo Stato argentino su suolo statunitense, e il caso non è ancora finito …

Nel rifiutare il ricorso dell'Argentina, la Corte Suprema apre la strada, di fatto, ad altre sentenze di condanna visto che gli altri fondi avvoltoi, che non hanno voluto negoziare, senza dubbio perseguiranno anche loro l'Argentina.
La fattura potrebbe così aumentare a 15 mila milioni di dollari! Insopportabile per l'economia e per il popolo argentino.

Il governo non ha scelta. Disobbedire a questa sentenza è una necessità, anche a rischio di commettere un'illegalità dal punto di vista del diritto statunitense. Ricordiamo, comunque, che l'Argentina – come tutti gli altri Stati – ha, in virtù del diritto internazionale, obblighi verso la sua popolazione che sono superiori a qualsiasi altro, come quello di pagare i suoi creditori.

In questo braccio di ferro con i fondi avvoltoio l'Argentina ha ricevuto l'appoggio formale di creditori "tradizionali" come il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e vari Stati membri del Club di Parigi, il gruppo informale che riunisce i 19 Stati creditori più ricchi ( del quale il Belgio fa parte.)

Tutti apparentemente condannano i fondi avvoltoio, ma tutti hanno una grande responsabilità in questa situazione.
In primo luogo, questi fondi vincono in tribunale visto che la loro azione è legale! Ma i loro procedimenti non sono nuovi. In questo caso NML ottenne già nel 1999 il pagamento da parte del Perù di 58 milioni di dollari a causa di un debito ricomprato dal fondo per soli 11 milioni i dollari.

Gli stati devono moltiplicare le leggi per fermare l'azione dei fondi avvoltoio nelle loro giurisdizioni nazionali. E' urgente, viste le rovine provocate dai fondi avvoltoio nei paesi del Sud, ma anche in Europa, dove la Grecia e Cipro sono stati attaccati.

In secondo luogo i creditori "tradizionali" hanno indebitato enormemente i paesi del Sud con la complicità dei governi debitori. Questi crediti ricomprati dai fondi avvoltoio spesso sono, alla loro origine, debiti odiosi, illegali o illegittimi.

E' il caso del debito argentino, dichiarato nullo dalla Corte Suprema argentina nel processo Olmos del 2000. I giudici argentini individuarono 477 reati nella formazione di questo debito, anche prima dell'arrivo dei fondi avvoltoio.

Questi creditori "tradizionali", che pretendono di appoggiare l'Argentina contro i fondi avvoltoio, sono anche quelli che danneggiano il popolo argentino facendogli pagare un debito fraudolento, legato in parte alla dittatura argentina che essi appoggiarono.

Gli Stati membri del Club di Parigi arrivarono anche ad un accordo con l'Argentina lo scorso 29 maggio, accordo che prevedeva il rimborso di quell'odioso debito. Da tredici anni l'Argentina aveva smesso qualsiasi pagamento relativo al Club di Parigi. L'accordo prevede il pagamento di 9.700 milioni di dollari, dei quali 3.600 corrispondono ad interessi punitivi per il ritardo!

Gli avvoltoi sono quindi più numerosi di quello che pensiamo.
Se i creditori vogliono davvero essere presi sul serio rispetto al loro appoggio all'Argentina devono, da una parte, approvare leggi contro i fondi avvoltoio e, dall'altra, annullare completamente e senza condizioni tutti i debiti odiosi, illegali e illegittimi dell'Argentina.

(1) NML Capital Ltd. Di proprietà del multimilionario statunitense Paul Singer;
(2) Aurelius Capital Management,  rappresentato da Mark Brosky, che è stato per anni avvocato del fondo NML.

*) Co-segretario generale del CADTM (Comitato per l'Annullamento del Debito ai Paesi del Terzo Mondo) del Belgio
da: rebelion.org; 27.6.2014

(traduzione di Daniela Trollio Centro di Iniziativa Proletaria "G.Tagarelli" - Via Magenta 88, Sesto S.Giovanni)




Argentina: Un buitre puede ocultar otros

 

La Corte Suprema de Estados Unidos acaba de desestimar el recurso del Estado argentino contra la decisión de un tribunal de Nueva York condenándole a pagar 1.330 millones de dólares a dos fondos buitre: NML y Aurelius.

Con sede por lo general en paraísos fiscales, los fondos buitre son fondos de inversión especulativos que aprovechan las crisis para recomprar títulos de deuda de los Estados a precios muy reducidos. El objetivo es coaccionarles por la vía judicial para que se las reembolsen a un alto precio, es decir, el monto inicial de las deudas, más los intereses, sanciones además de diversas costas judiciales. La plusvalía que estos fondos acumulan es fenomenal. A modo de ejemplo, NML recompró en 2008 bonos de deuda
pública argentina cuyo valor nominal era de 222 millones de dólares. Mientras que éste gastó apenas 48 millones de dólares para adquirir dichos títulos de deuda, reclama ahora a la Argentina el pago de ¡222 millones de dólares más los intereses de demora! En total, el Estado argentino ha de pagar 1.330 millones de dólares a NML y a Aurelius, según decisión de los juzgados de Nueva York confirmada por la Corte Suprema.
La jurisdicción de los tribunales neoyorkinos, extremadamente protectora de los acreedores, deriva de un grave error cometido por el gobierno argentino en el momento de las negociaciones que mantuvo con sus acreedores privados en 2005 y 2010 y las que los fondos buitre rehusaron participar.
Retrocedamos un poco en el tiempo. Tras la suspensión unilateral del pago de su deuda en 2001, el gobierno argentino pudo invertir a su favor la relación de fuerzas y obtener de una inmensa mayoría de esos acreedores privados (93%) una reducción del 70% de su deuda comercial. Pero en el transcurso de las negociaciones renunció a una parte de su soberanía al confiar a los tribunales de Nueva York la jurisdicción para resolver litigios con sus acreedores, en lugar de a los tribunales argentinos. Es este resquicio el que utilizaron NML y Aurelius para poder perseguir al Estado argentino en suelo estadounidense, y el caso aún no ha terminado…
Al desestimar el recurso de Argentina, la Corte Suprema de Estados Unidos abre el camino, de hecho, a otras sentencias condenatorias puesto que los demás fondos buitre, que no quisieron negociar, sin duda van a perseguir también a Argentina. La factura podría aumentar así en ¡15 mil millones de dólares! Insoportable para la economía y el pueblo argentinos. El gobierno no tiene opción. Desobedecer a esa sentencia es una necesidad aun a riesgo de cometer una ilegalidad desde el punto de vista del derecho estadounidense. Recordemos, sin embargo, que Argentina, al igual que todos los demás Estados tiene, en virtud del derecho internacional, obligaciones hacia su población que son superiores a cualquier otra, como la de pagar a sus acreedores.
En este pulso con los fondos buitre, Argentina ha recibido el apoyo formal de acreedores “tradicionales” como el FMI, el Banco Mundial, así como de varios Estados integrantes del Club de París, el grupo informal que reúne a los 19 Estados acreedores más ricos (del cual Bélgica forma parte). Todos condenan aparentemente a los fondos buitre, pero todos tienen una gran responsabilidad en esta situación. En primer lugar, estos fondos ganan en los tribunales, puesto que su acción ¡es legal! Sin embargo, sus procedimientos no son nuevos. En este caso, NML ya obtuvo en 1999 el pago por Perú de 58 millones de dólares a causa de una deuda que el fondo había recomprado por tan solo 11 millones de dólares. Los Estados deben multiplicar las leyes para detener la acción de los fondos buitre en sus jurisdicciones nacionales. Resulta urgente, vistos los estragos ocasionados por los fondos buitre a los países del Sur, pero también en Europa, donde Grecia o Chipre han sido ya atacados.
En segundo lugar, los acreedores “tradicionales” han endeudado enormemente a los países del Sur con la complicidad de los gobiernos deudores. Estos créditos recomprados por los fondos buitre a menudo son en su origen deudas odiosas, ilegales o ilegítimas. Es el caso de la deuda argentina, que fue declarada nula por la Corte Suprema argentina en el juicio Olmos de 2000. Los jueces argentinos identificaron 477 delitos en la formación de esa deuda, antes incluso de la llegada de los fondos buitre.
Estos acreedores “tradicionales”, que pretenden apoyar a Argentina contra los fondos buitre son también los que extorsionan al pueblo argentino haciéndole pagar una deuda fraudulenta, vinculada en parte a la dictadura argentina que ellos apoyaron.
Los Estados miembros del Club de París llegaron incluso a un acuerdo con Argentina el pasado 29 de mayo que preveía el reembolso de esa deuda odiosa. Desde hacía trece años Argentina había cesado todo pago relativo al Club de París. El acuerdo prevé el pago de 9.700 millones de dólares, de los que 3.600 corresponden a ¡intereses punitivos por demora! Los buitres son desde luego más numerosos de lo que nos pensamos.
Si los acreedores quieren realmente ser tomados en serio en su apoyo a Argentina deben de, por una parte, aprobar leyes contra los fondos buitre y, por otra parte, anular totalmente y sin condiciones todas las deudas odiosas, ilegales e ilegítimas de Argentina.

Traducción: Antonio Sanabria (CADTM)
 


Cuba continuerà ad appoggiare l’Argentina, ha affermato Díaz-Canel
 
Il ministro della Difesa argentino, Agustín Rossi, ha spiegato che i “fondi
avvoltoio” sono una minaccia per  l’economia del suo paese.

Il Primer Vicepresidente cubano ha ricevuto il ministro della Difesa della nazione sudamericana, Agustín Rossi
Claudia Fonseca Sosa - Foto: Ismael Batista

Il membro del Burò Politico del Comitato Centrale del Partito e Primo vice presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ieri mercoledì 2 luglio, ha riaffermato la solidarietà del Governo e del popolo cubani con la lotta dell’Argentina contro i “fondi avvoltoio” e per la sovranità delle Malvine, durante la visita alla Nave Scuola Fregata “Libertad”, dell’ Armata di questa Repubblica sudamericana.
Díaz-Canel, in compagnia del ministro della Difesa dell’Argentina Augustín Rossi,  ha definito i  “fondi avvoltoio” come “una manovra speculativa per
danneggiare la sovranità dell’Argentina e impedire l’avanzata dei Governi che vogliono uguaglianza, sviluppo e inclusione sociale in tutta l’America Latina e nei Caraibi.
La presenza della Fregata “Libertad” a L’Avana, dopo  40 anni d’assenza, è un segno di questi tempi”,  ha detto ed ha aggiunto che così si dimostra l’importanza concessa dalla nazione sudamericana al processo d’integrazione regionale nel quale intervengono blocchi come il Mercato Comune del Sud (Mercosur), l’Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur) e la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac).
Il Primo Vicepresidente cubano ha anche segnalato che la visita di Rossi a Cuba ratifica l’alto livello delle relazioni  politiche attuali, così come la storica amicizia tra i due popoli.
Ci sono molti simboli della fraternità tra Cuba e l’Argentina, ma il più grande di tutti è la figura indimenticabile di Ernesto Che Guevara e la sua messa a  fuoco latino –americanista”, ha commentato  ed ha ringraziato per l’appoggio che, sempre, l’Argentina ha offerto all’Isola contro il blocco statunitense e  per la liberazione dei Cinque.
Ricordiamo la posizione assunta nel 2012 a  Cartagena de Indias dalla presidentessa Cristina Fernández, quando affermò  che non si poteva realizzare un altro Vertice delle Americhe senza Cuba e che l’Argentina non avrebbe partecipato se non ci invitavano”, ha sottolineato ancora Diaz Canel. 
Il Ministro della  Difesa argentino, a sua volta ha segnalato il livello delle relazioni politiche bilaterali ed ha offerto una spiegazione dettagliata dell’impatto negativo che hanno i “fondi avvoltoio” sulla stabilità finanziaria dell’Argentina.
Il ministro concluderà oggi, 3 luglio, la sua visita ufficiale a Cuba.

(Traduzione GM- Granma Int.) 


http://www.granma.cu/idiomas/italiano/index.html
  




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