Il
Governo degli USA ha annunciato che i talibani hanno liberato
il solo prigioniero di guerra statunitense che era loro
prigioniero in Afganistan, il sergente Bowe Bergdahl, in cambio del
trasferimento in Catar di cinque reclusi afgani della prigione di
Guantánamo, a Cuba. Il presidente statunitense, Barack Obama, ha
rivelato in comunicato l’operazione di scambio che si rumoreggiava
da febbraio, completata con l’assistenza del Governo del Catar, che
ha acconsentito ad accogliere per un anno i cinque prigionieri
talibani che sono già a Doha.
Oggi
il popolo degli USA è felice perchè possiamo dare il benvenuto a
casa al sergente Bowe Bergdahl, che era prigioniero da quasi
cinque anni, ha detto Obama.
Il
Governo degli Stati Uniti ha tentato per anni di negoziare la sua
liberazione con i talibani per liberare Bergdahl, un sergente di
fanteria sequestrato nel 2009 nella provincia afgana di Paktika e per
il quale inizialmente i talibani avevano chiesto inizialmente
un milione di dollari e la liberazione di 21 reclusi.
Il
sergente de Fantería di 28 anni è stato consegnato sabato 31
maggio in forma pacifica da un gruppo di 18 talibani a uno
staff delle Operazioni Speciali degli Stati Uniti in un luogo
non specificato dell’est dell’Afganistan, e sta bene in salute,
ha detto un¡altra fonte del Dipartimento della Difesa.
Il
segretario della Difesa, Chuck Hagel, ha rivelato l’avvenuta
liberazione in cambio dei cinque prigionieri di Guantánamo.
“Abbiamo
coordinato con il Catar, per assicurare le misure di sicurezza
necessarie e che la sicurezza nazionale degli USA non fosse
compromessa”, ha indicato Hagel in un comunicato.
“I
cinque prigionieri sono custoditi e controllati in Catar, e i loro
movimenti e le loro attività saranno ristrette, ha detto un alto
funzionario degli Stati Uniti.
Obama
ha telefonato lo scorso martedì 27 maggio, all’Emiro del Catar per
coordinare con lui i dettagli dell’operazione seguita con molti
dubbi da uno dei senatori più influenti in temi di Difesa, il
repubblicano John McCain.
“Questi
individui, e in particolare i liberati, sono terroristi della linea
dura che hanno sangue statunitense e di innumerevoli afgani sulle
mani. Desidero sapere che passi sta facendo l’amministrazione per
assicurarsi che questi spiatati e violenti estremisti talibani non
ritorneranno alla lotta contro gli Stati Uniti, ha detto McCain
en un comunicato.
Il
Governo statunitense non ha reso noti i nomi dei prigionieri la cui
liberazione porta a 149 il numero dei reclusi che restano nella
prigione di Guanatánamo.
La
chiusura di questo carcere è stata una promessa elettorale di Obama
nel 2008, ma le trappole del Congresso e la scarsa offerta dei paesi
disposti ad accoglierli danno molte difficoltà.
Gli
Usa consideravano essenziale il recupero di questo prigionieri prima
della data fissata dalla NATO per la ritirata delle truppe in
Afganistan, alla fine di quest’anno e l’annuncio è giunto pochi
giorni dopo l’annuncio di Obama che gli USA manterranno 9.800
soldati in questo paese dal gennaio del 2015. (EFE/
Traduzione GM- Granma Int.)
Gli
USA vogliono multare per 10.000 milioni di dollari la banca
francese BNP Paribas
Se
verrà confermata, questa multa sarà una delle più alte imposta
dagli Stati Uniti ad una banca.
Il
Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti vuole multare con 10.000
milioni di dollari la banca francese BNP Paribas per aver evaso
la proibizione di realizzare operazioni finanziarie con
paesi come Cuba, Iran e Sudan, ha informato il quotidiano
The Wall Street Journal.
Con
questa multa le autorità vogliono chiudere l’investigazione
criminale in marcia contro la banca francese per presunta violazione
delle sanzioni economiche imposte da Washington a questi paesi tra il
2002 e il 2009.
Ciò
nonostante, il quotidiano finanziario, che cita fonti vicine
all’investigazione segnala che le conversazioni tra le due parto
continuano e che la soluzione finale potrebbe arrivare tra alcune
settimane.
Queste
fonti segnalano che il BNP cerca di ridurre l’ammontare della multa
a 8.000 milioni di dollari ( 5.881 milioni di euro).
Una
settimana fa il Dipartimento di Giustizia ha annunciato che erano
giunti ad un accordo con la banca svizzera Credit Suisse –
multata a sua volta per aver negoziato con Cuba - e che
l’entità si è dichiarata colpevole di evasione fiscale e pagherà
gli Stati Uniti 2.500 milioni di dollari.
Il
rapporto dice che i prefetti del Dipartimento di Giustizia
continuano a fare pressioni alla banca perchè si dichiari colpevole
delle accuse, e che può rischiare la sua licenza bancaria
statunitense.
(La
nota completa nel The Wall Street Journal: Justice Dept. Seeks More
Than $10 Billion Penalty From BNP Paribas/ Traduzione GM – Granma
Int.)
tratto da :
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