L'Avana, 5
ago (Prensa Latina) Il leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro,
ha divulgato oggi un articolo intitolato “Olocausto palestinese a Gaza”, il cui
testo integro Prensa Latina trasmette di seguito.
“Olocausto palestinese a Gaza
Di
nuovo chiedo a Granma di non usare lo spazio della prima pagina per queste
righe, relativamente brevi, sul genocidio che si sta commettendo coi
palestinesi.
Le scrivo velocemente solo per lasciare costanza su quello
che si deve meditare profondamente.
Penso che una nuova e ripugnante
forma di fascismo sta sorgendo con una forza considerabile in questo momento
della storia umana, nel quale si sforzano per la propria sopravvivenza più di
sette mila milioni di abitanti.
Nessuna di queste circostanze è
relazionata con la creazione dell'impero romano circa 2400 anni fa o con
l'impero nordamericano che in questa regione del mondo, appena 200 anni fa, è
stato descritto da Simon Bolivar quando ha esclamato che: “...gli Stati Uniti
sembrano destinati dalla Provvidenza a piagare l'America di miserie in nome
della Libertà”.
L'Inghilterra è stata la prima reale potenza coloniale
che ha utilizzato i suoi domini su gran parte dell'Africa, del Medio Oriente,
dell’Asia, dell’Australia, dell’America Settentrionale, e molte delle isole
delle Antille, nella prima metà del XX secolo.
Non parlerò in questa
occasione delle guerre e dei crimini commessi dall'impero degli Stati Uniti durante
più di cento anni, bensì solo ricordare quello che ha voluto fare con Cuba,
quello che ha fatto con molti altri paesi nel mondo e solo è servito per
provare che “un'idea giusta dal fondo di una grotta può vincere un
esercito”.
La storia è molto più complicata di tutto quello che si è
detto, ma è così, a grandi tratti, come l’hanno conosciuta gli abitanti della
Palestina ed è logico inoltre che nei mezzi moderni di comunicazione si
riflettano le notizie che arrivano giornalmente, così è successo con la
vergognosa e criminale guerra della Striscia di Gaza, un pezzo di terra dove
vive la popolazione di quello che è rimasto della Palestina indipendente, fino
a mezzo secolo fa.
L'agenzia francese AFP ha informato il 2 agosto: “la
guerra tra il movimento islamista palestinese Hamas ed Israele ha causato la
morte di circa 1.800 palestinesi [...] la distruzione di migliaia di edifici e
la rovina di un'economia già di per sé indebolita”, benché non segnali,
naturalmente, chi ha iniziato la guerra terribile.
Poi aggiunge: “...
il sabato a mezzogiorno l'offensiva israeliana aveva ammazzato 1.712
palestinesi e ne aveva feriti 8.900. Le Nazioni Unite hanno potuto verificare
l'identità di 1.117 morti, nella loro maggioranza civili [...] l’UNICEF ha
riportato almeno 296 minorenni morti. Le Nazioni Unite hanno verificato che
[...] (circa 58.900 persone) sono senza casa nella Striscia di Gaza”.
“Dieci
dei 32 ospedali hanno chiuso ed altri undici sono stati danneggiati”.
“Questo
territorio palestinese di 362 km² non dispone neanche delle infrastrutture
necessarie per i 1,8 milioni di abitanti, soprattutto in termini di
distribuzione di elettricità e di acqua”.
“Secondo il FMI, il tasso di
disoccupazione sorpassa il 40% nella Striscia di Gaza, territorio sottomesso
dal 2006 ad un blocco israeliano. Nel 2000, la disoccupazione colpiva il 20% e
nel 2011 era di un 30%. Più del 70% della popolazione dipende dall'aiuto
umanitario in tempi normali, secondo Gisha”.
Il governo di Israele
dichiara una tregua umanitaria a Gaza alle 07:00 GMT di questo lunedì, e
tuttavia, dopo poche ore ha rotto la tregua attaccando una casa nella quale 30
persone, in maggioranza, donne e bambini, sono state ferite e tra loro una
bambina di otto anni che è stata assassinata.
All'alba di questo stesso
giorno, 10 palestinesi sono morti come conseguenza degli attacchi israeliti in
tutta la Striscia e già il numero di palestinesi assassinati è aumentato quasi
a 2000.
Il massacro dei palestinesi è arrivato al punto tale che il
ministro degli Affari Esteri della Francia, Laurent Fabius, ha annunciato
questo lunedì che “il diritto di Israele alla sicurezza non giustifica il
massacro di civili che sta perpetrando”.
Il genocidio dei nazisti
contro gli ebrei ha mietuto l'odio di tutti i popoli della terra. Perché il
governo di questo paese crede che il mondo sarà insensibile a questo genocidio
macabro che oggi si sta commettendo contro il popolo palestinese? Per caso si
aspetta che si ignori quanto c'è di complicità da parte dell'impero nordamericano
in questo massacro svergognato?
La specie umana vive una tappa nella
storia senza precedenti. Uno scontro di aeroplani militari o imbarcazioni da
guerra che si vigilano strettamente o altri fatti simili, possono provocare una
contesa con l'impiego delle sofisticate armi moderne che si trasformerebbe
nell'ultima avventura del conosciuto Homo sapiens.
Ci sono fatti che
riflettono l'incapacità quasi totale degli Stati Uniti di affrontare i problemi
attuali del mondo. Possiamo dire che non esiste un governo in questo paese, né
il Senato, né il Congresso, né la CIA o il Pentagono che determineranno la
conclusione finale. È triste realmente che ciò succeda quando i pericoli sono
maggiori, ma anche le possibilità di proseguire.
Quando la Grande
Guerra Patria i cittadini russi hanno difeso il loro paese come gli spartani;
sottovalutarli è stato il peggiore errore degli Stati Uniti e dell’Europa. I
suoi alleati più vicini, i cinesi, che come i russi hanno ottenuto la loro
vittoria a partire dagli stessi principi, costituiscono oggi la forza economica
più dinamica della terra. I paesi vogliono yuan e non dollari per acquistare
beni e tecnologie ed incrementare il loro commercio.
Sono sorte nuove
ed imprescindibili forze. Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, i cui
vincoli con l'America Latina, la maggioranza dei paesi dei Caraibi e
dell’Africa, che lottano per lo sviluppo, costituiscono la forza nella nostra
epoca che è disposta a collaborare col resto dei paesi del mondo senza
escludere gli Stati Uniti, Europa, Giappone.
Incolpare la
Federazione Russa della distruzione in pieno volo dell'aeroplano malese è di un
semplicismo riducente. Né Vladimir Putin, né Serguei Lavrov, ministro di
Relazioni Estere della Russia, né gli altri dirigenti di questo Governo
provocherebbero mai un simile sproposito.
Ventisei milioni di russi
sono morti nella difesa della Patria contro il nazismo. I combattenti cinesi,
uomini e donne, figli di un paese di cultura millenaria, sono persone di
un’intelligenza privilegiata e con uno spirito di lotta invincibile, e Xi
Jinping è uno dei leader rivoluzionari più fermo e capace che ho conosciuto
nella mia vita.
Fidel Castro Ruz
4 agosto
2014
10: 45 p.m”.
Traduzione Ida Garberi
Nessun commento:
Posta un commento