giovedì 18 settembre 2014

Le leggi extraterritoriali rafforzano il bloqueo statunitense contro Cuba



L'Avana, 17 set (Prensa Latina) La permanente applicazione extraterritoriale delle leggi del bloqueo degli Stati Uniti contro Cuba oggi rafforza questa politica unilaterale respinta dalla comunità internazionale, indica una relazione dell'isola, che si presenterà alle Nazioni Unite.

Con il titolo: “Necessità di porre fine al bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba”, il Ministero degli Affari Esteri divulga il documento che verrà messo in votazione in ottobre all'ONU. 

Il testo sottolinea che, anche quando la Casa Bianca s’impegna a descrive uno scenario "flessibile" di questa politica aggressiva, insiste nel punire i paesi terzi, per mantenere relazioni normali con l'isola.

La prima violazione del diritto internazionale è contro la Carta delle Nazioni Unite, afferma, mentre aggiunge che il bloqueo risponde alle ansie d’egemonia intrinseche nel modo d’agire del governo degli USA, perché impone certe leggi che vuole rendere obbligatorie per i terzi.

La relazione cita come esempio che solo dal gennaio del 2009 fino a giugno del 2014, l'amministrazione di Barack Obama ha costretto 36 entità sia nordamericane sia straniere a pagare circa 2,6 miliardi di dollari, per colpa dei rapporti con Cuba ed altri paesi. 

Tra le altre sanzioni il documento ricorda che il 26 novembre 2013, la Sezione di Interessi di Cuba a Washington ha annunciato la chiusura temporanea dei servizi consolari a causa del rifiuto della banca americana M&T di far funzionare i conti della missione diplomatica cubana negli Stati Uniti.

All'inizio del mese di dicembre del 2013, il diplomatico cubano ha riferito che, nonostante gli intensi negoziati condotti, è stato impossibile trovare una banca con sede negli USA, disposta ad assumere la gestione dei loro conti in banca, una situazione che si mantiene fino al momento, ha aggiunto.

Inoltre, nell'ottobre del 2013 la società americana Paypal ha bloccato una donazione del cittadino canadese Terry Shewchuck ad una rete di cliniche veterinarie a Cuba per la violazione delle leggi del bloqueo. 

La stessa società ha disattivato i fondi della banda rock tedesca COR, destinati a finanziare un tour a Cuba, nel gennaio del 2014, per la violazione delle sanzioni statunitensi contro Cuba.

Tra gli altri fatti, il testo indica che, nel febbraio del 2014, le dipendenze dell’azienda Pricesmart in Guatemala, Salvador, Repubblica Dominicana ed altri paesi dei Caraibi, hanno rifiutato di effettuare la vendita a cittadini cubani non residenti in questi paesi, compreso il personale diplomatico accreditato. 

La cosa più importante è che le rispettive direzioni di Pricesmart hanno invocato la legge americana e non quelle locali, dice.

In accordo con il Ministero degli Affari Esteri, le attuazioni del Governo degli Stati Uniti confermano che non hanno fatto nessun passo per mettere fine alla loro politica, che rimane intatta da più di 55 anni. 

Insiste sul fatto, che costituisce una trasgressione del diritto alla pace, lo sviluppo e la sicurezza di uno Stato sovrano ed è, nella sua essenza e nei suoi obiettivi, un atto unilaterale d’aggressione ed una costante minaccia per la stabilità dell'isola caraibica.

Viola anche i diritti sovrani di molti altri Stati per il suo carattere extraterritoriale. Il bloqueo contro Cuba, quindi, non è solo una questione bilaterale tra Cuba e gli Stati Uniti, conclude.


Ig/lsp/nda

Da Prensa Latina


Nessun commento:

Posta un commento